La bella stagione è alle porte e la meta più ambita per molti turisti sembra essere il Salento. Dopo due anni difficili di restrizioni per la pandemia, si ritorna alla “normalità”
con la programmazione di numerosi eventi. I primi turisti stranieri sono già in visita nel capoluogo e nelle sue marine. Numerose sono le iniziative proposte: da maggio sino a settembre sarà possibile godere del panorama del capoluogo grazie all’ascensore del campanile del Duomo con un costo accessibile a tutti e con particolari agevolazioni per i residenti nei comuni della diocesi leccese, le persone con disabilità e i bambini. Nei primi giorni di giugno partirà, anche, il servizio di trasporto per le marine che interesserà tutto il territorio. Ritorneranno, inoltre, le tanto attese sagre che caratterizzano tutto il Salento: la sagra “Te lu ranu” (sagra del grano) a Merine, la sagra della “municeddhra” (sagra della lumaca) a Cannole, la sagra “te lu purpu” (sagra del polpo) a Melendugno, etc. per dare la possibilità ai turisti di degustare le specialità enogastronomiche come pittule, vini locali e la cucina tradizionale che contraddistingue il territorio, il tutto arricchito da canti e balli della tradizione che grazie alla “Notte della Taranta” ha sdoganato la pizzica in tutto il mondo.
Nell’ambito della sanità saranno attivate dal 15 giugno 11 postazioni estive del 118 per garantire l’assistenza sanitaria nelle località turistiche. Numerose iniziative interesseranno l’accessibilità delle persone disabili alle spiagge: la Regione sta finanziando i Comuni per eliminare le barriere architettoniche. Otranto, per il secondo anno consecutivo, si farà promotrice di integrazione grazie al progetto Abilbeach: un servizio promosso dalla cooperativa L’Integrazione Onlus con il patrocinio del Comune per offrire mezzi idonei, Oss, educatori e persone specializzate nel settore. Quest’anno il progetto si arricchirà anche del servizio AbilSpritz: una visita della città in Golf car con arrivo in un bar dove si potrà degustare un aperitivo.
Ad ostacolare l’onerosa macchina organizzativa, però, intervengono numerosi problemi che inficiano ogni nobile proposito: cantieri aperti ovunque, le tante strade dissestate, la difficoltà di parcheggio, l’esiguo collegamento dagli aeroporti ai luoghi di villeggiatura, la complessità di reperire personale qualificato, soprattutto per gli stabilimenti balneari, riaperti già dal 1 maggio. “C’è molto lavoro da fare ma poche persone disposte a farlo” - ha ribadito Vincenzo Leo, presidente del SIB (Sindacato Italiano Balneari).
Ma è davvero questo il problema? Forse dietro la mancata reperibilità di personale si nasconde un problema ancora più grande che con superficialità attribuiamo alla “voglia di non lavorare” dei nostri ragazzi. Ad aggravare il tutto subentra un’ulteriore ostacolo: l’estate di quest’anno sarà più costosa, tutti gli imprenditori saranno costretti ad adeguare i prezzi alla delicata situazione che coinvolge l’intera Europa. Una flebile speranza, però, parte dal settore alberghiero e della ristorazione dal quale ci si aspetta una svolta decisiva per la ripresa economica: per quest’estate si prospetta un cospicuo aumento delle presenze nel “nostro” Salento. Riuscirà il nostro territorio a far fronte alle tante aspettative? L’impresa è ardua, ma la speranza è l’ultima a morire!.