Il Ministero dell’Ambiente ha deciso che l’uscita del carbone entro il 2025 debba essere uno degli obiettivi prioritari da prefissarsi, e lo ha comunicato ad Enel in una lettera dei giorni scorsi. La stessa società, infatti, pare si fosse opposta alla decarbonizzazione della centrale Federico II di Cerano, o meglio, ha parlato della necessità di elaborare un progetto e un percorso verso la decarbonizzazione, ma senza mettere alcuna data e soprattutto rispettando i tempi di adeguamento infrastrutturale del sistema elettrico, per fare tutto nella massima sicurezza. Per questo, sarebbe stato chiesto un incontro con il Ministero dell’Ambiente, dello Sviluppo Economico e con le amministrazioni interessate, per poter riesaminare bene i punti di questa vicenda.
Dal canto suo, però, il Ministero dell’Ambiente ha ribadito che dopo il 2025 le centrali a carbone non avranno più autorizzazioni di alcun tipo per utilizzare il combustibile fossile, perché la loro attività andrebbe contro al bisogno di tutela del territorio e di salvaguardia della salute dei cittadini.
In sostanza, comunque, il futuro della Federico II è ancora tutto da decidere: la centrale, infatti, nonostante l’assenza di Aia (Autorizzazione Integrata Ambientale), potrebbe comunque continuare a funzionare in caso di emergenze o a condizione di limitare la capacità termica.