Le vacanze sono alle porte e, come ogni anno, si avvicina il momento critico dell’organizzazione del viaggio in compagnia di un animale domestico.
Sembra tuttavia, stando ai dati dell’ultima ricerca dell’Osservatorio di Sara Assicurazioni, la compagnia Assicuratrice ufficiale dell’Automobile Club d’Italia, che i leccesi, e i salentini in genere, abbiano molto a cuore i propri animali domestici, a tal punto che oltre la metà (62%) è convinta che il proprio compagno a quattro zampe andrebbe portato con sé in vacanza, e solo il 7% lo affiderebbe a parenti e amici. Il 15%, infine, lo lascerebbe a casa con la garanzia che qualcuno badi alle sue necessità. Il legame è così forte da considerarli membri effettivi della famiglia (46%), per il 18% rappresentano una compagnia, un altro 24% vede in loro invece un amico fidato.
L’argomento coinvolge l’Italia intera: secondo i dati Eurispes raccolti nel Rapporto Italia 2016, almeno la metà degli italiani accudisce qualche animale da compagnia. Tuttavia non è tutto rose e fiori come sembra: secondo la LAV si stima che ogni anno in Italia siano abbandonati una media di 80.000 gatti e 50.000 cani, più dell’80% dei quali rischia di morire in incidenti, di stenti o a causa di maltrattamenti.
Emerge tuttavia dalla ricerca una forte solidarietà nei confronti degli animali, specialmente quando si parla di sanzioni: secondo la quasi totalità dei leccesi (93%), le leggi che rendono reati l’abbandono e il maltrattamento degli animali non solo sono giuste, ma dovrebbero addirittura essere più severe.
Molti intervistati della città pugliese sono però d’accordo nell’affermare che un animale domestico, sia a casa che in vacanza, richiede impegno e attenzioni particolari: se per il 22% potrebbe limitare la propria libertà, il 40% teme che possa fare del male alle persone, ma c’è anche chi ha paura che scappi (38%) o che provochi danni alle cose (35%).
Per evitare tutto ciò, i leccesi corrono ai ripari tenendo l’animale sempre sotto controllo, o, nei casi più difficili, facendolo educare da esperti. Solo il 6%, infine, stipula una polizza assicurativa per tutelarsi dai danni che l’animale potrebbe causare agli altri. E voi, a quale categoria appartenete?