La giornata del “4 Novembre” 2021 si arricchisce di un ulteriore significato fondamentale per la storia del Paese.
Il Comune di Monteroni di Lecce, in collaborazione con la locale Associazione Arma Aeronautica, alla presenza del Comandante della Scuola di Cavalleria di Lecce, Generale di Brigata Claudio Dei, ha promosso l’iniziativa di conferire la Cittadinanza Onoraria al “Milite Ignoto” per la ricorrenza del suo centenario. Infatti, a conclusione della Prima Guerra Mondiale, in cui persero la vita oltre 650mila militari italiani, il Parlamento approvò la legge n. 11 agosto 1921, n. 1075, che autorizzava la sepoltura in Roma sull’Altare della Patria di un soldato sconosciuto caduto in guerra. Quelle spoglie, prima considerate di “nessuno”, diventarono “di tutti” e rappresentano, ancora oggi, il simbolo del sacrificio e del valore dei combattenti caduti per la Patria. Il Primo Cittadino, Mariolina Pizzuto, evidenzia l’importanza dell’avvenimento: “La giornata del 4 novembre ci permette di riflettere sugli ideali di pace e di libertà che ci sono stati trasmessi e di rifiutare totalmente la guerra e qualsiasi altra forma di violenza. Con la deposizione della corona d’alloro al Monumento dei Caduti e della nuova lapide in onore del 100esimo anniversario della traslazione della salma del Milite Ignoto, abbiamo voluto ricordare, come da tradizione radicata negli anni, coloro che hanno sacrificato la vita in tutte le guerre”. Aggiunge, inoltre, “Il milite ignoto rappresenta da un secolo l’unità di tutti i lutti, i sacrifici e rappresenta il senso più alto del dovere perché, al di là dell'ambito e della simbologia militare, ci ricorda quanti, senza clamori, hanno fatto e fanno il proprio dovere, hanno donato e donano la propria vita per il bene della nostra Comunità. Nel Giorno dell’Unità Nazionale e della Giornata delle Forze Armate, sentiamo il dovere di rappresentare la vicinanza a chi ha difeso e difende la Patria e la Libertà, certi di rappresentare il sentimento di tutti voi”. Durante la cerimonia saranno aggiunti, sulla lapide, tre caduti monteronesi del Secondo Conflitto Mondiale: il fante Quarta Albino, il genio marconista telegrafista Perrone Fortunato e l’artigliere Solazzo Antonio Rolando. Albino Quarta morì a Piacenza il 10 settembre 1944; era stato chiamato alle armi presso il Distretto Militare di Pisa dove venne aggregato al 22° Regg.to Fanteria per Istruzioni; Fortunato Perrone morì a Francoforte sull’Oder (Germania) nell’ottobre 1945; l’8 settembre 1943 era stato fatto prigioniero dalle truppe tedesche ed internato in Germania. In data imprecisata fu liberato dalle truppe Sovietiche e nell’ottobre del ’45, durante il viaggio di rimpatrio, fu dichiarato disperso a Francoforte sull’Oder (parte orientale della Germania, al confine con la Polonia); Antonio Rolando Solazzo morì il 12 maggio 1941 presso l’Ospedale Civile “Vito Fazzi” di Lecce, era stato chiamato alle armi presso il 20° Regg.to Artiglieria “Piave”. La storia di Monteroni, grazie all’azione di ricerca attenta e profonda dell’ex luogotenente della Giardia di Finanza Salvatore Quarta, si arricchisce così di altri figli sacrificati per la Patria.