Il riconoscimento ieri a Roma dalla Fondazione Onda per la promozione della medicina di genere e per l’offerta di servizi dedicati a prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili.
Il Vito Fazzi, infatti, è a misura di donna. Il presidio ospedaliero del capoluogo salentino ha ricevuto ieri tre bollini rosa per il biennio 2024-2025 dalla Fondazione Onda, Osservatorio nazionale sulla salute della donna e di genere. La Fondazione assegna, ogni due anni, 1, 2 o 3 bollini agli ospedali italiani che offrono servizi dedicati alla prevenzione, diagnosi e cura delle principali patologie femminili e anche di quelle che riguardano trasversalmente uomini e donne, per cui vengono realizzati percorsi e servizi in ottica di genere. Un esempio di applicazione della medicina di genere in ambito ospedaliero.
Con l’assegnazione dei tre bollini rosa viene riconosciuto al Vito Fazzi l’impegno nel promuovere un approccio “di genere” nella definizione e nella realizzazione dei servizi sanitari ospedalieri.
I criteri che determinano la premiazione sono: la presenza di specialità cliniche che trattano problematiche di salute tipicamente femminili e trasversali ai due generi che necessitano di percorsi differenziati; la tipologia e appropriatezza dei percorsi diagnostico-terapeutici e servizi clinico-assistenziali in ottica multidisciplinare gender-oriented; l’offerta di servizi relativi all’accoglienza delle utenti alla degenza della donna a supporto dei percorsi diagnostico-terapeutici (volontari, mediazione culturale e assistenza sociale) e il livello di preparazione dell’ospedale per la gestione di vittime di violenza fisica e verbale.
Hanno ritirato il riconoscimento questa mattina, presso il Ministero della Salute a Roma, la Dottoressa Roberta Tornese della Direzione medica del Vito Fazzi e la Dottoressa Elisabetta de Matteis, responsabile della Uosvd Screening oncologici della ASL.
“È un riconoscimento importante per il Vito Fazzi e per l’intero territorio salentino - ha commentato il Dg Stefano Rossi - segno di un impegno concreto per la promozione di cure e percorsi a misura di donna, in diverse aree specialistiche. Questi tre bollini riconoscono esperienze e prassi virtuose che comporteranno, a partire dal gennaio 2024, opportunità nei servizi ai cittadini e nel percorso di crescita dei nostri clinici. Ringrazio tutti gli operatori che, da diverse ‘postazioni’, hanno reso possibile questo risultato”.