Lecce, conferenza a tutto campo: bilanci, mercato, stadio, campionato

di 22 Settembre 2020
Si è tenuta questa mattina, martedì 22 settembre 2020, una conferenza stampa, presso lo stadio di Via del Mare, per fare il punto della situazione in vista dell’inizio della prossima stagione. All’incontro con i giornalisti erano presenti il presidente giallorosso Saverio Sticchi Damiani e i vice presidenti Alessandro Adamo e Corrado Liguori insieme al Direttore Generale Giuseppe Mercadante, che hanno parlato delle ultime novità in casa Lecce.
 
Tante le incognite, a partire dalla riapertura o meno degli stadi ai tifosi, fino alla competitività delle altre squadre, che il Presidente insieme agli altri tesserati hanno trattato a 360°. Sticchi Damiani ha così esordito: “Sarà una stagione complicatissima dal punto di vista tecnico, uno dei tornei di B in cui c’è un elevatissimo numero di squadre competitive, comprese le neopromosse dalla C. Mai come quest’anno sarà un campionato di grandissima difficoltà".
 
Ecco il punto della situazione:
 
RIAPERTURA DEGLI STADI – In merito a questo punto, Sticchi Damiani rivela: "Unica ricetta in questo momento alternativa all’ingresso dei fondi è la riapertura degli stadi. Con i vecchi costi e con i ricavi diminuiti io prevedo scenari preoccupanti. Si deve fare di tutto per riaprire gli stadi. I 1000 spettatori non sono una soluzione, sono solo un’opzione iniziale. Questa soluzione se estesa alla B presenta più criticità che vantaggi, individuare 1000 tifosi da far entrare nello stadio significa scontentarne altri 19.000 e non avere ulteriori vantaggi, in termini economici e di supporto alla squadra. I 1.000 tifosi per noi sono più un problema che una soluzione".
 
LA SITUAZIONE DEL LECCE"Nonostante le difficoltà siamo un club sano. In questi anni siamo stati richiamati più volte a ripianare le perdite. Il campionato scorso ha messo in ginocchio molte società di serie A, stante l’assenza dei ricavi dello stadio e delle tv. A molti sfugge che non abbiamo mai percepito l’ultima rata di Sky, c’è un contenzioso i cui esiti sono ancora incerti. Il bilancio al 30 giugno scorso per il Lecce dovrebbe chiudersi in pareggio, un risultato che ha del miracoloso. Questo bilancio ha un peso da scontare: siccome la stagione si è prolungata nei mesi di luglio e agosto, questi due mesi graveranno sulla serie B. Sono stati due mesi gravosi durante i quali abbiamo speso molto nelle trasferte e abbiamo incassato nulla. In B portiamo un monte ingaggi figlio di un campionato di serie A. Il paracadute è di 10 milioni, ma 3 devono essere restituiti come contributo di solidarietà alla B e alla C, in più una somma di 600 mila euro anche alla Lega Pro. Il paracadute è di 7 milioni quindi e questo copre la metà del monte ingaggi che abbiamo trascinato dalla A alla B”.
 
IL MERCATO – “Il nostro mercato lo si sta conducendo con operazioni a titolo oneroso. Bisogna rispettare un parametro che prevede di vendere prima di acquistare. Per questo noi soci abbiamo fatto un versamento di circa 2 milioni fatto ad agosto per non assoggettare il direttore Corvino a tale vincolo nelle sue funzioni. Si sta procedendo a cessioni di atleti non funzionali al progetto tecnico, mentre gli acquisti sono possibili proprio grazie al versamento dei soci. Ecco allora che non c’è da meravigliarsi se i club retrocessi dalla A hanno condotto solo operazioni necessarie a mantenere il rapporto non garantito dal paracadute (che per la Spal è più importante di quello di Lecce e Brescia). Al momento non abbiamo sviluppato plusvalenze ed è una variabile che incide molto sul nostro operato. Nonostante ciò, finora sono già state chiuse 5 trattative in entrata alcune per elementi di prospettiva come Listkowski ed altre per calciatori a parametro zero come Coda, a cui però viene corrisposto uno stipendio importante. La velocità degli altri arrivi di giocatori che parevano poter essere chiusi subito è rallentata dal mancato mercato di giocatori che sembrava potessero avere un certo mercato. Ma questo scenario non ci spaventa e andiamo avanti con le nostre idee e le nostre iniziative come l’US Lecce Program che sta trovando il gradimento dei tifosi ma che non è uno strumento che può sostituire una campagna abbonamenti. Ringrazio quanti ci stanno dando fiducia”.
 
U.S. LECCE PROGRAM – “E’ un meccanismo di fidelizzazione bellissimo, stiamo avendo una prova da affetto da parte della gente, ma sappiamo che non può avere i numeri della campagna abbonamenti. I tifosi vanno ringraziati, nonostante non abbiano la certezza di accedere alle partite stanno dando un segnale di voler esserci".
 
GLI SPONSOR – “Gli sponsor saranno Maffei nella classica posizione di co-sponsor, Banca Popolare Pugliese sulla manica, sul pantaloncino ci sarà Vivaticket, sul retro della maglia ci sarà il ritorno di Barocco energia. Sulla posizione di main sponsor, viste le difficoltà di tutte le aziende di reggere una sponsorizzazione, abbiamo deciso di utilizzare un meccanismo di rotazione. Ci saranno nostri partner commerciali che saranno presenti ogni 5 o 10 partite".
 
LO STADIO – “Il comune ha pubblicato il bando per l’assegnazione dello stadio. Il Lecce parteciperà a questa gara. Rimane confermato che parteciperemo con la prospettiva di gestire lo stadio per eventi sportivi ma anche con eventi legati allo spettacolo con il nostro partner Vivaticket".
 
Liguori: “US Lecce Program e M908 scelte vincenti”
 
Nella conferenza stampa ha preso la parola anche il vicepresidente Corrado Liguori, che ha parlato di U.S. Lecce Program e del marchio M908.
 
M908“Quando c’è stata la possibilità siamo stati concordi di creare un marchio tutto nostro. È una scelta di medio-lungo periodo. Ora inizia a dare buoni risultati perché si tratta di una scelta fatta non per l’immediato ma sul breve e lungo periodo. L’azienda ha un buon fatturato e nei giorni scorsi abbiamo fatto una valutazione se acquisirla interamente come US Lecce, così come è vincente la scelta di avere un Lecce Store che venda solo prodotti della società”.
 
U.S. LECCE PROGRAM - “Si tratta di una novità rispetto al passato necessaria per la particolarità del momento storico in cui ci troviamo. Ieri sera abbiamo raggiunto quota mille. Non essendo un’alternativa alla tradizionale campagna abbonamenti, si tratta di un progetto che è stato anticipato e collegato alla campagna abbonamenti dei prossimi anni, tant’è che non l’abbiamo messo in consuntivo. Il vulnus dei vecchi abbonati lo abbiamo superato con la “Tariffa Exclusive”, a loro rivolta. Il tutto è arricchito da nuovi elementi, come il dono della maglia personalizzata con il proprio nome impresso”.
Vincenzo Casilli

Redattore, classe 1996, appassionato di musica e di ogni forma di intrattenimento.

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