"I viaggi del Bibliozaino": letture in piazzetta e nei quartieri leccesi per promuovere cultura

“I viaggi del Bibliozaino: Casermette” è un progetto di promozione della lettura e della cultura nei quartieri leccesi a cura dell’associazione ArteVerso.

Una tramontana, una ventata di aria fresca che sospinge verso un rinnovato sentimento per la lettura ad alta voce di albi illustrati.
Il progetto, vincitore del bando del Comune di Lecce – Assessorato alla Cultura “Lecce Città che Legge 2018/2019”, prevede un ventaglio di incontri che si snoderanno nelle piazzette e nei giardini del quartiere Casermette di Lecce in sicurezza secondo la normativa vigente per l’emergenza COVID-19.
Gli incontri, a cura di Francesca Russo, sono rivolti a tutti i bambini dai 4 anni in su, accompagnati da almeno un parente. Ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria. (Info e prenotazioni: 338/6327409. Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.). Abbiamo incontrato Francesca che in un'intervista ci ha raccontato il suo amore per la lettura e tutti i particolari del nuovo progetto.


Innanzitutto vivissimi complimenti per l’evento. Francesca, di cosa si occupa l’associazione culturale “ArteVerso”?
"ArteVerso è un’associazione culturale attiva dal 2014 responsabile dell’organizzazione del “Lecce Festival Letteratura – Un festival tutto l’anno” un progetto che ha l’obiettivo di promuovere la lettura e di parlare delle cose del mondo attraverso il filtro della letteratura. Il festival nasceva nel 2015 come una tre giorni di incontri con autori, incontri di lettura ed eventi speciali, ma col tempo ha preso una dimensione diversa, trasformandosi in un programma annuale di attività da realizzare in stretta collaborazione con il mondo della scuola e non solo. “I Viaggi del Bibliozaino: Casermette” è un progetto che infatti fa parte del programma del Lecce Festival Letteratura".

Francesca, come ti prepari a una lettura ad alta voce ad un gruppo di bambini?
"Ho una formazione e un’esperienza professionale da attrice di teatro, e fin da piccola ho sempre amato leggere ad alta voce. Il mio professore di italiano al liceo mi chiamava sempre a leggere in classe: fu lui a consigliarmi di fare teatro per la spiccata capacità espressiva che avevo nel leggere ad alta voce.
Per vari anni a Roma ho registrato audiolibri per il Libro Parlato dell’Unione Italiana Ciechi. Poi, ho iniziato a leggere albi illustrati a mio figlio molto presto, quando aveva pochi mesi, e non ho ancora smesso: in modo fluido e naturale tutte le competenze precedentemente acquisite con il teatro sono confluite verso il mondo dei bambini e della promozione della lettura come pratica di sviluppo e benessere sociale".

Cosa determina, a tuo avviso, la buona riuscita di una lettura di gruppo?
"Nella preparazione alle letture ad alta voce ai gruppi di bambini il primo momento molto importante è quello della selezione e della scelta degli albi da leggere, in base alla qualità delle storie e delle illustrazioni e in base all’età dei bambini da incontrare, anche se molti albi sono adatti a un pubblico vasto, anche adulto, perché permettono molteplici piani di comprensione a vari livelli e aprono tante piccole porte.
Il mondo degli albi illustrati è un ramo dell’editoria per le infanzie molto ricco e variegato, che da anni conosce un notevole sviluppo.
Non preparo in modo particolare le letture, le abilità tecniche sono acquisite e maturate da tempo con la pratica teatrale, semplicemente mi lascio andare al piacere della lettura e all’accogliere tutto ciò che verrà da chi ascolta. Quindi c’è il momento dell’incontro con i bambini, con i loro occhi attenti e le loro reazioni: questo incontro è fondamentale e stimola e arricchisce la lettura di sfumature sempre diverse.
Cerco sempre gli occhi dei bambini durante la lettura, li guardo molto, stacco quanto più possibile il mio sguardo dalla pagina per cercarli e cucire tra me e loro quel filo che è l’incanto creato dall’atto del raccontare".

Come nasce l’idea del Bibliozaino? Verrà riproposto in altri quartieri di Lecce?
"Il Bibliozaino nasce da una mia idea di portare le letture di albi illustrati nelle strade, per catturare un pubblico casuale di piccolissimi lettori che magari con i libri non hanno molta familiarità. Il progetto è piaciuto subito all’associazione ArteVerso che ha deciso di sostenerlo inserendolo nel programma del Lecce Festival Letteratura già nel settembre del 2018 e di strutturarlo ulteriormente in occasione del bando Lecce Città che Legge 2019/2020.
Il progetto prevedeva una prima serie di letture a voce alta nelle classi della scuola primaria “Casermette” dell’I.C. Alighieri-Diaz; il primo appuntamento sarebbe dovuto essere il 5 marzo 2020, giorno in cui tutte le scuole d’Italia sono state chiuse a causa dell’emergenza COVID-19. Dopo un primo momento di stordimento e scoramento per la situazione generale, grazie alla grande disponibilità della mia referente nella scuola “Casermette”, la maestra Elisabetta Mele, ho fatto delle videoletture che ogni settimana, fino alla fine dell’anno scolastico, venivano caricate sulla piattaforma utilizzata dalla scuola per la didattica a distanza. E così il progetto è potuto continuare arricchendo la didattica offerta ai bambini in questa difficilissima situazione. Oggi gli incontri con il Bibliozaino proseguono all’aria aperta, negli spazi verdi del quartiere ed è stata una grande soddisfazione ritrovare in questi incontri alcuni bambini della scuola, che avevano conosciuto il Bibliozaino grazie alle videoletture.
Ci auguriamo di poter portare il progetto anche in altri quartieri della città di Lecce e anzi vorremmo che gli appuntamenti con il Bibliozaino non siano episodici, ma continuativi così da creare un legame forte tra i giovani lettori e il Bibliozaino.
Per il momento dopo luglio riprenderemo a settembre sempre nel quartiere Casermette e se dovessimo trovare dei sostenitori magari potremmo proseguire gli incontri per tutto l’anno 2021. Oltre alla lettura ad alta voce il progetto prevede interventi di formazione e informazione per docenti di scuola primaria e per genitori sui metodi di promozione della lettura e sui benefici della lettura ad alta voce e in dicembre l’apertura di un punto biblioteca di quartiere, dove i bambini potranno ritrovare i libri del Bibliozaino. Quello del punto biblioteca è un obiettivo ambizioso, ce ne rendiamo conto, ma confidiamo che con la collaborazione dei tanti partner del progetto tra cui l’Istituto Comprensivo Diaz – Alighieri, il Polo Bibliomuseale di Lecce, la Biblioteca civica di Cavallino si riesca a fare in modo che nel punto biblioteca i bambini del quartiere Casermette possano trovare sempre disponibili vicino casa i libri che hanno letto insieme e me in questi mesi e i tanti libri nuovi che potranno arrivare anche grazie a piccole donazioni come quella che l’Associazione Soroptimist, sempre attenta ai temi delle identità e differenze di genere e ai temi ambientali, ci ha fatto a febbraio: grazie a questa donazione tanti nuovi albi illustrati hanno arricchito l’offerta del Bibliozaino.

Il senso del progetto è quello di accendere piccole luci e spargere semi per una sensibilizzazione al piacere della lettura e per la creazione di spazi di condivisione per pratiche di socialità e comunità, attraverso le relazioni scoperte e avviate nelle peregrinazioni nel quartiere con il Bibliozaino, e attraverso la costruzione di una rete di partenariato sia con i soggetti più attivi nel quartiere (Gruppo Scout AGESCI, I.C. Alighieri-Diaz, Comitato Casermette, parrocchia) che con soggetti “ponte” per avviare e strutturare il punto biblioteca di quartiere (Polo Bibliomuseale, Biblioteca di Cavallino, Libreria Semiminimi). Il Comune di Lecce ha sostenuto il progetto mettendo anche a disposizione uno spazio all’interno del Centro Sociale per l’apertura del punto biblioteca.
Una rete di collaborazioni e condivisioni per avviare una buona pratica di sviluppo culturale e sociale. Il progetto de I Viaggi del Bibliozaino può naturalmente essere proposto e attivato in altri quartieri cittadini, non appena troveremo le condizioni utili per poterlo fare".

Quale è la mission di “Lecce Festival Letteratura”?
"E’ un festival particolare e credo che questo sia dovuto al fatto che è organizzato da semplici lettori per un pubblico di lettori, ma anche, e forse soprattutto, per chi guarda con diffidenza al mondo della letteratura, giudicandola come una cosa faticosa o peggio poco interessante. Per questo per noi è imprescindibile il rapporto con le scuole dove è possibile incontrare giovani lettori e potenziali tali; alle scuole proponiamo sempre incontri per parlare delle cose del mondo attraverso il filtro della letteratura. La vendita dei libri, la partecipazione agli incontri con gli autori, sono aspetti certamente importanti per un festival, ma per noi devono essere una conseguenza della promozione della lettura non l’obiettivo del festival: creiamo un nuovo pubblico di lettori e loro diventeranno frequentatori abituali di librerie e di biblioteche. Ecco perché il Bibliozaino è subito entrato nel programma del Lecce Festival Letteratura, perché la lettura ad alta voce è da sempre il metodo più efficace per promuovere la lettura".

Giovanni Scupola

Redattore

"Vorrei che tutti leggessero, non per diventare letterati o poeti, ma perché nessuno sia più schiavo."
(Rodari)

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