Come è noto, sabato 2 dicembre 2017 il nuovo arcivescovo farà il suo ingresso ufficiale a Lecce e prenderà possesso della guida della diocesi.
Alle ore 15 un gruppo di giovani delle parrocchie della diocesi lo accoglieranno presso la Casa Madre delle Suore Salesiane dei Sacri Cuori in Piazzetta Mariotto Corso, a due passi da Porta San Biagio. Accompagnato da loro (lo condurranno in tutto il tragitto previsto e nelle varie tappe), raggiungerà la Casa della Carità in Corte Gaetano Stella. Qui ci sarà un primo momento di accoglienza e di testimonianza da parte degli operatori Caritas e degli ospiti della Casa. Terminato questo primo incontro passando per San Matteo (senza sostarvi) raggiungerà Piazzetta Santa Chiara. Negli spazi consueti della movìda si fermerà per salutare i giovani giunti da tutti i comuni della diocesi. Dopo gli interventi di benvenuto da parte di due ragazzi, mons. Seccia riceverà un dono simbolico: un libro bianco da scrivere insieme con loro, una sorta di vangelo dei giovani della Chiesa di Lecce. Al termine si recherà a Palazzo Carafa dove riceverà il saluto delle autorità civili e militari nell’Aula consiliare. Sono previsti i discorsi del sindaco Carlo Salvemini e del presidente della Provincia Antonio Gabellone. Dopo questo momento di abbraccio con la città e i suoi rappresentanti istituzionali procederà verso la chiesa di Sant’Irene. Sul sagrato dei Teatini troverà bambini e ragazzi delle parrocchie leccesi e all’interno i sacerdoti e i religiosi. Sosterà in ginocchio davanti al tabernacolo e riceverà il saluto di mons. Vincenzo Marinaci a nome di tutti i sacerdoti. Dopodiché procederà in processione verso la cattedrale. Al portone principale bacerà il crocifisso che gli porgerà il presidente del Capitolo, mons. Luigi Manca e, raggiunto l’altare, riceverà il Pastorale (dono della diocesi in legno d’ulivo e argento realizzato da Antonio Perrone e Flavio Tricario due docenti di arte dei metalli e oreficeria del Liceo Artistico “Ciardo-Pellegrino” di Lecce), segno del governo e della guida della Chiesa locale, dal card. Salvatore De Giorgi e si insedierà sulla Cattedra. Ricevuto il saluto di mons. Pierino Liquori, già vicario generale e delegato ad omnia dal giorno dell’elezione di mons. Seccia e della nomina ad Amministratore apostolico di mons. D’Ambrosio, avrà inizio la Santa Messa. Uno schermo gigante con la diretta della santa messa sarà allestito, al termine dell’incontro con il clero, nella chiesa dei Teatini.
Michele Seccia è nato a Barletta il 6 giugno 1951 da Luigi e Carmina Torre; i primi anni di vita e la sua fanciullezza sono stati segnati da esperienze particolari di sofferenza, sempre superate con l’assistenza speciale dei genitori e di cure mediche ma, senza alcun dubbio, con una protezione speciale del Signore. Il 2 ottobre 1962 è entrato nel seminario arcivescovile di Bisceglie dove ha frequentato la scuola media e il ginnasio (1962-67) concludendo con il triennio liceale a Molfetta (1967-69) e a Taranto (maturità classica, luglio 1970). La sua formazione seminaristica e spirituale è avvenuta a Roma presso il Pontificio seminario francese (1970-1977); ha conseguito il baccalaureato in filosofia e teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e la laurea in Filosofia presso La Sapienza di Roma ed ha ottenuto la licenza in Teologia Morale presso l’Accademia Alfonsiana. Ordinato sacerdote il 26 novembre 1977, viene subito nominato vice parroco della parrocchia Spirito Santo di Barletta della quale è stato, poi, parroco dal 1985 al 1992. Nel 1978 ottiene l’incarico di docente di teologia morale presso l’Istituto superiore di scienze religiose, quindi, di Insegnante di religione al liceo statale, e di filosofia e pedagogia all’Istituto magistrale. Poi ancora, direttore dell’Ufficio catechistico diocesano, Vicario generale dell’arcidiocesi di Trani-Barletta-Bisceglie. Eletto alla Chiesa di San Severo il 20 giugno 1997, ha ricevuto l’Ordinazione episcopale l’8 settembre dello stesso anno. In seno alla Conferenza episcopale pugliese è stato segretario nonché vescovo delegato per l’Insegnamento della Religione cattolica. Il 24 giugno 2006 è trasferito da Benedetto XVI alla diocesi di Teramo-Atri e, in essa, ha iniziato il suo servizio episcopale l’8 settembre 2006. Per il quinquennio 2005-2010 è stato membro della Commissione episcopale per l’Educazione Cattolica, la Scuola e l’Università. Dal 2011 al 2015 è stato membro della Commissione Episcopale per l’evangelizzazione dei popoli e la cooperazione tra le Chiese. Il 29 settembre 2017 Papa Francesco lo ha nominato Arcivescovo Metropolita di Lecce e il 2 dicembre prossimo assumerà il governo della nuova diocesi.
Lo stemma che lo rappresenta è bipartito. Sulla banda sinistra sono presenti la stella che indica Maria, Stella dell’evangelizzazione, la casa e il mare che stanno a ricordale la Città natale dell’Arcivescovo, per la sua posizione sulla costa adriatica e per i legami con la Terrasanta dai tempi delle Crociate e in particolare con la città di Nazaret. Sulla banda destra dello stemma sono raffigurate due ali che indicano gli Angeli, messaggeri di Dio e potenti custodi delle creature.
Il suo motto è “Adiutor Gaudii Vestri”, 'Noi non intendiamo fare da padroni sulla vostra fede; siamo invece i collaboratori della vostra gioia, perchè nella fede voi siete già saldi'.