A 30 anni dall’omicidio di Padre Pino Puglisi (15.09.1993 giorno del suo 56° compleanno) e a 10 anni dalla sua proclamazione a Beato (25 maggio 2013), la Parrocchia S. Pio X in Lecce
accoglie una reliquia del sangue del Martire della Fede ucciso da Cosa nostra.
Richiesta dal parroco don Carlo Calvaruso all’Arcidiocesi di Palermo, la reliquia sarà conservata in un’ apposita teca adeguatamente predisposta nella Chiesa parrocchiale come segno di una fede vissuta credibilmente a servizio della storia degli uomini anche quando deve incamminarsi su sentieri rischiosi.
L’accoglienza della reliquia si è tenuta domenica 26 novembre alle ore 10.30 durante la messa presieduta da Sua Eminenza il card. Salvatore De Giorgi, intervenuto perché il 15 settembre 1999, quale Arcivescovo di Palermo, avviò la causa di Beatificazione di Padre Pino Puglisi e il 25 maggio 2013, quale delegato di Papa Francesco, sul prato del Foro Italico di Palermo e alla presenza di circa 100mila persone, lesse la Lettera Apostolica che lo proclamava Beato.
Perché l’accoglienza e la collocazione della Reliquia non si riduca ad una cerimonia, anche se solenne, e ricordando quello che disse l’Arcivescovo di Palermo card. Paolo Romeo nell’omelia della celebrazione per la proclamazione di d. Pino a “Beato”: "Il martirio di don Puglisi deve essere vissuto con grande responsabilità. Non può essere ridotto a una pietra di museo, ma deve trasformare, interpellare […] tutto il popolo di Dio”, la proposta della Parrocchia di s. Pio X prevede due incontri di approfondimento:
Lunedì 27 novembre - Salone parrocchiale ore 18.30: Antimafia istituzionale e Antimafia sociale. Incontro con Valeria Mignone, Procuratore aggiunto presso la Procura della Repubblica di Lecce e l’intervento di Francesco Capone del Coordinamento provinciale di Libera.
Martedì 28 novembre - Salone parrocchiale ore 18.30: Mafia, Chiesa e Vangelo. Incontro con Raffaele Bruno del Coordinamento provinciale di Libera.
Gli appuntamenti sono organizzati dalla Parrocchia di S. Pio X d’intesa con l’Arcidiocesi di Lecce e in collaborazione con il Coordinamento provinciale di Lecce dell’Associazione “Libera” il cui presidente d. Luigi Ciotti, in occasione della beatificazione di d. Puglisi, scrisse: “la beatificazione di don Pino Puglisi è, paradossalmente, una "spina nel fianco" per tutti noi. Non solo per una Chiesa chiamata più che mai, nell'attuale crisi mondiale, a saldare il Cielo e la Terra, la dimensione spirituale con l'impegno per la giustizia sociale. Ma per chiunque, cristiano o laico, si senta chiamato a contribuire alla costruzione della speranza già a partire da questo mondo.
Per questo l’iniziativa vuol rappresentare il primo passo di un percorso di impegno e responsabilità che in termini concreti porti sul territorio l’evangelizzazione e la promozione umana e sociale". Sarà così? La risposta è indicata dal parroco d. Carlo Calvaruso con una frase di 3P (come era confidenzialmente chiamato Padre Pino Puglisi): “Se ognuno fa qualcosa si può fare molto”.