Si è chiuso con l’assoluzione di tutti gli imputati il processo seguito alla vicenda relativa al taglio dei pini di viale Nino Di Palma.
Era il mese di luglio del 2014 quando l’amministrazione comunale dell’epoca, guidata dal sindaco Egidio Zacheo, insediatasi solo da pochi mesi, decise per il totale rifacimento di una delle principali strade di Campi Salentina, quella che di fatto veniva identificata con la vecchia circonvallazione del paese. Il progetto, oltre ad una nuova illuminazione ed una carreggiata più ampia, prevedeva appunto l’espianto dei pini secolari che insistevano sui marciapiedi e l’innesto di una differente vegetazione. Circostanza osteggiata da varie associazioni ambientaliste della zona, da numerosi cittadini, che quella mattina si dettero appuntamento sul viale, e da diversi politici, non solo locali. Anche l’intera minoranza in consiglio comunale, capeggiata dall’ex primo cittadino di Campi, Massimo Como, si schierò contro l’abbattimento dei pini. Quella mattinata vide dunque una mobilitazione generale da cui scaturì, secondo l’accusa, una lite con conseguenti intimidazioni ed addirittura un’aggressione fisica nei confronti dell’allora assessore comunale ai Lavori pubblici, Angelo Sirsi, principale fautore della riqualificazione di viale Di Palma. Da qui la richiesta avanzata dal pubblico ministero di condanna ad un anno e nove mesi di carcere per sette persone. Oltre allo stesso Como, Alessandro Patruno, Massimo Maci, Pasquale Guerrieri, Raffaele Mignone, Stefano Orlando e Luigi Taurino, tutti di Campi Salentina, accusati a vario titolo di minacce e aggressione.
Fatti però smentiti dalla sentenza emessa ieri dal giudice della seconda azione penale del Tribunale di Lecce, Bianca Maria Todaro, che ha dunque assolto tutti gli imputati.