Sono trascorsi 70 anni da quel tragico 20 novembre 1947, quando a Campi Salentina, 300 spari su una folla radunata in Piazza Libertà, causarono due morti e 21 feriti.
I due uomini che persero la vita, per mano delle forze dell'ordine, erano due contadini del posto, Angelo Maci e Antonio Tramacere, “innocenti vittime del riscatto sociale”. Ed è questo il titolo del libro che, nel settantennale di quella tragedia, sarà presentato stasera, lunedì 20 novembre 2017, alle ore 18, presso la Sala Consiliare del Municipio di Campi Salentina, in un incontro organizzato da Cgil Lecce, Spi-Cgil Lecce e Comune di Campi S.na. Oltre all'autore, Salvatore Coppola, saranno presenti il sindaco di Campi, Egidio Zacheo, il viceministro allo Sviluppo Economico, Teresa Bellanova, la segretaria generale della Cgil di Lecce, Valentina Fragassi, Fabio Sirsi, segretario del Circolo Pd di Campi S.na intitolato ai due contadini assassinati. Coordinerà l'incontro Ninì De Prezzo, segretario generale dello Spi-Cgil di Lecce.
“Mantenere vivo il ricordo dei caduti per il lavoro è un dovere dei sindacati e di tutto il territorio. Non bisognerebbe mai dimenticare che le nostre conquiste sono bagnate dal sangue delle innocenti vittime del riscatto sociale, riportando il titolo del libro di Coppola”- queste le parole della Fragassi, a cui fanno eco quelle del sindaco Zacheo che ha dichiarato: “I tragici fatti di settant'anni fa sono rimasti nella storia della nostra comunità. I nostri concittadini uccisi stavano protestando per il lavoro, uno dei valori più importanti per la dignità di un uomo. Il loro sacrificio sia quindi un grande insegnamento per tutti noi, a maggior ragione oggi che il tema dell'occupazione è molto attuale e molto sentito. Anche per questo motivo, bisogna tenere vivo il ricordo della tradizione e delle lotte compiute dal movimento operaio e contadino del Salento”.