Penultimo appuntamento con la rassegna trepuzzina “Leggere per Vivere”, organizzata dal Comune di Trepuzzi, con la collaborazione di alcune associazioni del territorio, e partita a giugno scorso.
Oggi, venerdì 22 settembre 2017, alle ore 19.30, presso l’Aula Consiliare del comune di Trepuzzi (Le), sarà presentato ufficialmente il libro “Beniamino Marciano: Della Vita e dei Fatti di Antonietta De Pace” (Edizioni Esperidi, giugno 2107) a cura di Paolo Pellegrino e Giacomo Fronzi.
Dopo i saluti istituzionali del sindaco Giuseppe Taurino e del presidente del consiglio comunale Sandro Capodieci, seguirà l’introduzione di Giacomo Fronzi, consigliere delegato alle Politiche culturali nonché curatore del volume. Interverranno Antonio Quarta, docente di Storia della Filosofia contemporanea, Stefano Minerva, sindaco di Gallipoli, Paolo Pellegrino, docente di Estetica presso Unisalento e curatore del libro. Sarà presente l’editore Claudio Martino.
Il libro, una riedizione della biografia che Beniamino Marciano (1831-1907), patriota, educatore e politico italiano, ha dedicato alla moglie, Antonietta de Pace, uscita la prima volta a Napoli nel 1901 e mai più ristampata, rappresenta un’occasione importante per fare il punto sul percorso esistenziale, cospirativo e patriottico dell’eroina gallipolina.
A partire dalla sua pubblicazione, al testo di Marciano si sono rifatti tutti coloro che si sono occupati di Antonietta, in vari libri, saggi ed articoli, spesso senza citarlo e senza verificarne l’attendibilità delle notizie ivi riportate e la consistenza letteraria della scrittura.
In un’ampia e articolata introduzione si è cercato di superare la soglia puramente biografica delle vicende relative alla vita della protagonista, tentando un bilancio critico sui motivi che hanno portato ad una sorta di damnatio memoriae di una patriota di notevole spessore e solo oggi “ritrovata” e riportata alla splendore che le compete. Proponendo il nobile modello della moglie, Marciano coltiva un’intenzione pedagogica, rivolta in modo particolare ai giovani, e solleva la centralità della questione morale, in un contesto già inquinato dalla corruzione e dal trasformismo (dal Saggio introduttivo di Paolo Pellegrino).