"Non leggete, come fanno i bambini, per divertirvi, o, come gli ambiziosi, per istruirvi. No, leggete per vivere". Così scriveva Gustave Flaubert nella "Lettera a Mille de Chantepie" del 1857.
Partendo da questa suggestione, l'Amministrazione comunale di Trepuzzi, nelle persone del consigliere Giacomo Fronzi, delegato alle Politiche culturali, e del sindaco, Giuseppe Taurino, - in collaborazione con diverse realtà associative di Trepuzzi e Casalabate - ha ideato la rassegna "Leggere per vivere. Dialoghi d'Autore".
"La nostra intenzione - dicono dall'Amministrazione- è quella di porre nel giusto rilievo la funzione sociale, culturale e "pedagogica" della lettura, che non può limitarsi a un mero passatempo (magari più "intellettuale" di altri), ma come uno strumento in grado di farci vivere meglio e di renderci cittadini più consapevoli.
Per questo motivo, la rassegna non ha un tema, ma, in un senso generale, in questa prima edizione vuole richiamare l'attenzione sulla pluralità delle forme e delle vie attraverso cui un libro può raggiungere gli obiettivi su citati. Si spiega così la presenza di autori attivi in settori anche molto diversi (noir, giallo, musica, economia ed etica, narrativa, ecc.)".
E il prossimo appuntamento dell'importante rassegna si terrà proprio venerdì 18 novembre 2022, alle ore 18:00, presso Bibliò - Biblioteca di comunità -Trepuzzi in via Pepe, con la presentazione del libro di Pierpaolo Lala e Rocco Luigi Nichil, “Invasione di campo. Il gioco del calcio nel linguaggio e nel racconto della politica”. Interverranno il Sindaco Giuseppe Taurino, con Valeria Dell’Anna, Bibliotecaria, e Giacomo Fronzi, Consigliere comunale delegato alle Politiche culturali, che dialogheranno con gli autori.
La lunga storia d'amore tra panchine a bordo campo e aule parlamentari nasce in Italia già tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, muove i primi passi negli anni del fascismo, inizia a correre durante la Prima Repubblica e va a segno con le vittorie sportive e politiche di Berlusconi, arrivando con forza immutata fino ai giorni nostri.
Era dunque inevitabile che la lingua della politica fosse contagiata da slogan e metafore provenienti dal mondo del pallone, sia nel gergo dei parlamentari che in quello giornalistico, nei discorsi ufficiali come sui manifesti elettorali. Certo, i vari assist, pressing e zona Cesarini hanno avuto fortuna anche nella lingua comune; così il lessico immediatamente comprensibile e con il quale gli italiani hanno grande confidenza è stato scelto per rendere familiari alcuni volti, e alcune discese in campo. Il caso più celebre è certo quello del Cavaliere, ma la connessione tra politica e calcio in Italia è antica, e non conosce cartellino rosso.