L'area protetta 'Quatina' a fuoco: tre ore di lavoro per domare l'incendio

Si sono alzate per decine di metri le colonne di fumo sprigionate dal vasto incendio che ha interessato la zona protetta “Quatina”, tra le marine di Torre San Gennaro e lido Presepe.

Quasi un ettaro di canneto distrutto, a causa di un rogo davvero considerevole, visibile addirittura anche dai residenti di San Pietro Vernotico, a quasi 10 km di distanza, e che ha visto lavorare i Vigili del Fuoco della compagnia di Brindisi, per ben tre ore, prima di riuscire a spegnerlo. Il terreno fangoso, l'eccessiva vegetazione che cresce nel luogo interessato dalle fiamme e le folate di vento, hanno reso il tutto ancora più complicato. Nonostante questo, fortunatamente, si è riusciti ad intervenire in tempo per evitare che le fiamme interessassero le abitazioni vicine. Intervenuta anche la Protezione Civile di S. Pietro Vernotico e la Polizia Locale di Torchiarolo.

Si indaga per capire la natura del rogo, ma l'ipotesi del dolo sembrerebbe essere quella più 'gettonata', non essendo questa la prima volta che le fiamme interessano l'Area Umida Palude Quatina, ricca di flora e fauna, zona di interesse regionale per la quale il Comune di Torchiarolo avrebbe ottenuto dei fondi per la riqualificazione costiera, che quindi dovrebbe essere maggiormente tutelata e nella quale si dovrebbero scongiurare nuovi episodi incendiari, che a volte si pensa possano essere causati dalla volontà di qualcuno di far allontanare i vari animali presenti nella zona.

Ilaria Bracciale

Redattrice

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