Si è consumata due giorni fa una tragedia e un presunto caso di malasanità, almeno secondo quanto sostenuto dai familiari della vittima.
Già mercoledì mattina M.I., 72 anni, di Surbo, cardiopatico, sarebbe stato accompagnato dall’ambulanza del 118, dopo l’allarme dato dal figlio, presso l’Ospedale ‘Vito Fazzi’ di Lecce, per problemi cardiaci, insufficienza respiratoria e battito sfasato, da dove poi sarebbe stato dimesso verso l’una di notte. Ma il giovedì mattina, l’uomo sarebbe stato colto da un nuovo malore, molto grave, tanto da essere ricondotto presso il Pronto Soccorso del nosocomio leccese. Qui, secondo il racconto dei parenti e la successiva denuncia sporta dagli stessi, il 72enne vi sarebbe rimasto per oltre tre ore, senza avere le adeguate cure nei tempi giusti. La morte sopravvenuta poco dopo, infatti, secondo i familiari, sarebbe stata causata alla trascuratezza e dalla negligenza del personale del Pronto Soccorso, con il quale i parenti della vittima avrebbero anche litigato in seguito alla morte dell’uomo, in un momento di grande tensione. La salma del malcapitato si trova adesso nella camera mortuaria del ‘Fazzi’ in attesa di autopsia, ed è stata aperta un’inchiesta per omicidio colposo.