«È bello morire per ciò in cui si crede; chi ha paura muore ogni giorno, chi non ha paura muore una volta sola».
Lo affermava il giudice Paolo Borsellino, che il 19 luglio 1992 a Palermo, fu ammazzato insieme agli uomini della sua scorta dalla mafia.
Sono passati oltre 30 anni dalla strage di Via D ’Amelio.
Una ferita aperta nel cuore dell’Italia.
La memoria di un eroe dell’antimafia diventa uno spettacolo, dal titolo “La stanza di Agnese”, che fa tappa nella Città di Squinzano, venerdì 13 dicembre 2024, alle ore 19.00, nella Chiesa Maria Regina.
Il lavoro, di e con Sara Bevilacqua, per la drammaturgia di Osvaldo Capraro, è prodotto dalla compagnia Meridiani Perduti Teatro e il supporto del TRAC – Centro di Residenza Teatrale Pugliese -, della Scuola di Formazione Antonino Caponnetto, spettacolo vincitore Eolo Award 2024 come migliore attrice.
L’Amministrazione Comunale di Squinzano sostiene l’iniziativa nel quadro delle politiche di educazione alla legalità e alla cultura antimafia, proseguendo pertanto un percorso iniziato da mesi che vede già l’inaugurazione di un bene confiscato alla mafia che diventa un centro socio educativo per ragazzi, di sostegno alle famiglie che si conclude per 2024 con questo spettacolo.
Queste le dichiarazioni del Sindaco Avv. Mario Pede e dell’Assessora alla Cultura dott.ssa Eleanna Bello:
“Il nostro impegno, attraverso l’Assessorato alla Cultura e alla Pubblica Istruzione è finalizzato a sensibilizzare il territorio, con particolare attenzione alla famiglia e alle nuove generazioni, la cui formazione ha un peso diretto sulla vita e sul futuro della comunità. Abbiamo voluto pertanto, insieme all’Istituto Comprensivo di Squinzano, portare questo prestigioso progetto artistico, di forte impatto sociale ed educativo nella nostra Squinzano.
Il nostro ringraziamento è rivolto alla Dirigente prof.ssa Loredana De Simone per la sua costante collaborazione, all’Associazione Nazionale Magistrati, in particolare al nostro concittadino dott. Vincenzo Scardia – Presidente del Tribunale di Brindisi e a Coldiretti per aver sposato questa iniziativa.
Ringraziamo inoltre per la collaborazione ed il prezioso supporto le Parrocchie, l’Associazione Città della Musica di Pino Lagalle e UAS.
Riteniamo che “La stanza di Agnese” possa rappresentare uno spettacolo di memorie, di denuncia, che testimonia – specie alle nuove generazioni – la cura per la vita, per la giustizia, per l’onestà, ma soprattutto è un invito a non mollare, come ci ha insegnato Agnese, moglie del giudice Borsellino, simbolo della speranza e di un passato nobile che resta immortale, proiettato nel futuro. che sognava di veder rinascere l’Italia”.
La serata si concluderà con un dibattito che vedrà protagonisti i ragazzi del nostro Istituto Comprensivo e gli illustri ospiti.