Il mondo venera, nella giornata di oggi, 22 maggio, la figura di Santa Rita da Cascia, la donna che dopo la perdita del marito e dei figli, divenne una monaca agostiniana, dedicandosi totalmente alla preghiera,
alle penitenze, al digiuno e al sostegno dei poveri e degli ammalati.
La Sua memoria si celebra il 22 maggio di ogni anno, giorno della sua morte avvenuta a Cascia nel 1457. Da sempre la religiosa del Monastero eremitano di Santa Maria Maddalena, proclamata Santa da papa Leone XIII nel 1900, viene ricordata, celebrata e amata da tantissimi e tantissime fedeli che ne apprezzano la vita vissuta con semplicità cristiana e laboriosità, umiltà, capacità di perdono e solidarietà, nonostante le tribolazioni e i dolori affrontati, come ad esempio la perdita dei due figli avuti prima di prendere i voti. Una sofferenza che si trasforma in pace attraverso la fede e che è destinata ad entrare nella storia religiosa, popolare e culturale di milioni di fedeli, che a Lei si rivolgono nei momenti più complicati della vita per affrontare difficoltà e periodi particolarmente gravosi, tanto da essere ricordata come la Santa delle cause impossibili.
“La Santa della Spina o della Rosa”, così definita, diventa da subito una delle più amate e venerate, oggetto di grande devozione popolare, in quanto vista nella sua quotidianità e normalità di donna, sposa e madre, vedova e poi monaca agostiniana. Una Donna fragile come tutte ma allo stesso tempo forte e oltremodo coraggiosa, la cui storia è legata indissolubilmente al simbolo della rosa che si ricollega ad un episodio particolarmente importante e suggestivo della sua vita.
Secondo la leggenda, infatti, all’età di 75 anni e malata da diverso tempo, S. Rita chiese alla cugina di portarle una rosa dal roseto adiacente la sua casa nonostante fosse pieno inverno, stagione ostile alla fioritura dei roseti. Nonostante questo, nella neve gelida di quei giorni, spuntò una rosa nell'incredulità generale.
Nasce così la popolarità e la Santità di Rita, amante fedele e serva di Cristo, la cui Statua, realizzata con fogli di cartapesta gessata e dipinta, è collocata a sinistra dell'altare maggiore all’interno della Chiesa Madre di Squinzano e La rappresenta con l’abito monacale, il Crocefisso tra le mani e sulla fronte visibili gocce di sangue che fuoriescono dalla ferita provocata dalle spine della Corona di Cristo.
Proprio dinanzi alla Statua di Santa Rita, oggi, mercoledì 22 maggio 2024, si celebrerà la Sua memoria con la Santa Messa e la Tradizionale Benedizione delle Rose alle ore 18.30 a Mater Domini e alle ore 19.00 in Chiesa Madre.
“Ogni stagione del mondo attraversa una notte e l’uomo sempre si sente smarrito e bambino. Sente bisogno di stelle e segni d’amore nel cielo, e il Signore le accende, nel cielo lassù” - recita un inno dedicato proprio alla Santa più invocata, venerata ed amata al mondo, a cui Papa Francesco dedica queste parole: “Come la rosa, Rita ha saputo fiorire nonostante le spine che la vita Le ha riservato”.