Sisinni: "l'Italia è gialla ma restano i rischi. Sono aumentati i poveri, i nevrotici e i depressi"

a cura della 11 Maggio 2021

"È vero, l’Italia è diventata quasi tutta gialla ma – è inutile negarlo – lo è diventata “obtorto collo”, restando ad alto rischio.

Si è forzata la mano del Premier Draghi, del Ministro Speranza e anche di alcuni esperti, loro consulenti di fiducia. E lo si è fatto perché – almeno così a me è sembrato – stava montando, giorno dopo giorno, la protesta della piazza, guidata in varie città d’Italia dai ristoratori, dai parrucchieri, dai titolari di palestre e piscine, da imprenditori turistici, tutti insoddisfatti sicuramente dai “ristori” loro promessi e non da tutti ancora ricevuti. È pur vero che la vaccinazione sta procedendo, anche se tra mille difficoltà e contraddizioni – ultima notizia in tema è la rescissione dell’Unione europea dal contratto con l’Azienda anglo-svedese produttrice del vaccino AstraZeneca, che avrà sicuramente dei risvolti giudiziari non di poco conto. È anche vero che i contagi stanno diminuendo, ma ci sono ancora, come vi sono ancora pazienti che muoiono per il Covid. Il momento, ora, è delicato.
Dopo tanti mesi di restrizioni, alcune delle quali senza senso, questa apertura potrebbe far aumentare di nuovo i contagi. Bisogna far rispettare le due sole norme – a parte il vaccino – sicuramente efficaci: l’uso della mascherina e l’osservanza di una certa distanza tra le persone. E per farlo ci vogliono i controlli, che sono sempre mancati. E se nei prossimi mesi ancora mancheranno, si tornerà indietro, si richiuderanno i ristoranti, le palestre, le piscine, i campi di calcetto e ogni attività turistica. E la colpa, come al solito, la daranno ai cittadini italiani che si saranno dimostrati irresponsabili.
Per consolarci, poi, la Rai potrebbe richiamare dalle ferie la “padrona della domenica”, Mara Venier, chiedendole di organizzare, non certo gratuitamente, un’edizione estiva di “Domenica In”. E lei, sicuramente, non si tirerebbe indietro, accetterebbe di fare quest’altro “sacrificio”.
Sempre anteponendo il cosiddetto (tanto abusato) “bene comune” a quello privato, personale. Lo farebbe, quindi, in poche parole, per spirito di servizio. Intanto cominciano a venire fuori i risultati degli studi fatti in questo anno e mezzo di emergenza sanitaria, causata dal Covid, sugli effetti collaterali dei tanti – alcuni inutili e senza senso – provvedimenti restrittivi adottati per combattere la diffusione del virus. Oltre a quelli di natura economica – molta gente si è impoverita, molti imprenditori hanno dichiarato fallimento – voglio accennare, per competenza ed esperienza, agli effetti collaterali di natura psicologica o, addirittura, psichiatrica. Sono aumentati i nevrotici, i fobici, i depressi e, di conseguenza, i suicidi, a causa della solitudine prolungata, alla quale sono state costrette le persone. Su “L’Espresso” del 9 maggio scorso c’è un lungo articolo, a firma di Jessica Masucci"

(Lettera del dott. Salvatore Sisinni).

Redazione

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