Cecilia, venerata come martire e onorata come patrona dei musicisti e dei cantanti, è stata una nobile romana convertita al cristianesimo, vergine martire cristiana.
Il suo culto è molto popolare e viene celebrato il 22 novembre, data della morte avvenuta probabilmente a Roma nel 230. Esclusa la Vergine Maria, è una delle sole sette sante ad essere ricordate per nome nel Canone della Messa. Secondo la leggenda, nel giorno del suo matrimonio con il nobile Valeriano, cantando queste parole, “Conserva o Signore immacolati il mio cuore e il mio corpo, affinché non resti confusa”, espresse il desiderio di restare vergine al suo futuro sposo e riuscì a convertirlo al Cristianesimo. Da lì la coppia si impegnò nell’opera di conversione del popolo inimicandosi le autorità romane.
La chiesa più importante a lei consacrata è la basilica di Santa Cecilia in Trastevere, risalente alla prima cristianità, si presume sopra la dimora in cui visse. In suo onore, prese avvio, a fine del secolo XIX, uno storico movimento di riforma della musica sacra, detto Cecilianismo.
E come ogni anno, Santa Cecilia sarà festeggiata anche a Squinzano, nella giornata di oggi, martedì 22 novembre 2022, con la celebrazione di una Santa Messa a cura del parroco don Alessandro Scevola, e l'esibizione del coro della Polifonica Santa Cecilia, del coro di Mater Domini e del coro Simply God di Massimo Scardia, con un successivo momento di festa e condivisione in Canonica. I fedeli si riuniranno quindi ai piedi della statua di Santa Cecilia presente in Chiesa Madre, realizzata in legno dipinto e risalente ai primi anni del Novecento. La statua fu commissionata dal sacerdote don Sandrino Arganese ad un autore ignoto che in quegli anni operava in Germania. "Lo stesso sacerdote squinzanese, che era un grande appassionato di canto ed aveva fondato nell'ambito parrocchiale il Gruppo "Pueri Cantores", malato di cuore e con una voce molto melodiosa, morì di infarto in Chiesa Madre a causa di una forte estensione della voce mentre cantava durante una celebrazione" - si legge in un passo del libro di Roberto Schipa, "Squinzano- La Chiesa di San Nicola". La statua raffigura, inoltre, la Santa con una veste bianca coperta da una tunica rosa, decorata in basso, con una fascia di fiori colorati. Nella mano destra stringe una palma, simbolo del martirio, mentre la sinistra è posta sul petto. Sulla base della statua è collocato un piccolo organo portativo. Ancora oggi la Statua è molto venerata dai gruppi corali cattolici della città.