Anche quest'anno la comunità squinzanese è pronta a compiere l'antico rito della Vestizione e Traslazione del Patrono San Nicola di Myra, uno dei Santi più amati e venerati al mondo,
difensore dei deboli e di coloro che subiscono ingiustizie, protettore dei naviganti, dei mercanti o dei bambini. La figura del Santo Patrono, legata anche a quella leggendaria del famoso ‘Santa Claus’, è eclettica e piena di sfaccettature, caratterizzata da universalità e vivacità di culto, e viene festeggiata principalmente nella giornata del 6 dicembre, giorno della sua morte. Ma è nella settimana precedente che iniziano i festeggiamenti in Suo onore, a partire appunto dal rito della Vestizione, che si terrà oggi, venerdì 26 novembre 2021, alle ore 18.30, presso la Chiesa di San Giovanni dove la statua è conservata tutto l'anno, salvo poi essere traslata in Chiesa Madre, edificata nel XVI secolo su una vecchia cappella intitolata sempre allo stesso Santo, in occasione dei grandi festeggiamenti che culmineranno nella giornata di lunedì 6 dicembre. Il rito della Traslazione e della Solenne Intronizzazione, che si ripete almeno dal 1763, avverrà sempre oggi, alle ore 19.00. La statua del Vescovo di Myra e Santo Patrono di Squinzano, restaurata nel 1994 da Serinelli prima, e nel 2010 da Mina Natali di Copertino poi, sarà adornata dei paramenti vescovili e dagli oggetti sacri conservati di anno in anno, come il libro con le tre palle d'argento, la Mitra che fu donata al Santo da una famiglia del posto nel 1923, il pastorale in argento e la stola interamente ricamata a mano. Da domani, invece, sabato 27 novembre, e fino a domenica 5 dicembre, avrà luogo la Novena dedicata al Patrono con il seguente programma che si ripeterà per tutti i nove giorni: Solenne Messa dell'Aurora alle ore 6.00, con il canto dell'Akathistos e preghiera al Santo con l'accensione della lampada; Santa Messa alle ore 18.00 e, alle ore 19.30, Recita del Santo Rosario aux flambeaux; al termine preghiera al Santo e spegnimento della lampada. Domani, inoltre, alle ore 9.00, si partirà per un pellegrinaggio a Bari in onore di San Nicola.
Sabato 4 dicembre, alle ore 18.00, si terrà la Solenne Liturgia in Rito Bizantino presieduta da Papas Nick Pace, parroco della Chiesa Greca di S. Nicola in Lecce e benedizione dei pani, del vino e dell'olio. Il 5 dicembre, Vigilia della Festa, alle ore 18.00, il Nunzio Apostolico Emerito, S.E. Mons. Luigi Pezzuto, presiederà la Solenne Celebrazione Eucaristica.
Lunedì 6 dicembre, Solennità di San Nicola, alle ore 10.30, i bambini della catechesi parteciperanno alla Santa Messa con la consegna dei "doni di San Nicola", per poi prepararsi, nel pomeriggio, al tradizionale rito annuale. Dopo la Solenne Celebrazione Eucaristica delle ore 18.00 presieduta da S.E. Mons. Michele Seccia, Arcivescovo Metropolita di Lecce, infatti, si procederà, in Piazza San Nicola, con la consueta e suggestiva consegna dell'Anello, della Croce e delle Chiavi della Città al Santo Patrono da parte del Vescovo, del Presidente del Circolo e del Commissario Prefettizio di Squinzano. Mercoledì 8 dicembre, Solennità della Madonna Immacolata, alle ore 19.00, si terrà poi la Solenne Traslazione della statua del Patrono dalla Chiesa Madre alla chiesa di San Giovanni.
In merito al programma civile, domenica 5 dicembre alle ore 16.30, si aprirà la Casa del Natale in Piazza San Nicola, con la consegna delle letterine di Natale da parte dei bambini a Santa Claus e, a seguire, alle ore 18.30, si darà il via al concerto di musica, in Piazza Plebiscito, con Tommy Miglietta, considerato tra i migliori batteristi al mondo under 18. Lunedì 6 dicembre, giorno di Festa, alle ore 10.00, la Banda Musicale 'Emilio Musarò' sfilerà per le vie del paese, mentre alle ore 11.30 i bambini si incontreranno nella Piazza intitolata al Santo per un momento di festa. Alle ore 16.30, poi, la Casa del Natale aprirà di nuovo le porte a tutti i bambini che vorranno donare la propria letterina a Babbo Natale.
Un appuntamento, quindi, che si rinnova cementando la cultura di un paese e la sua identità popolare, nella celebrazione di un Santo venerato ancora oggi a distanza di secoli, considerato ponte di dialogo tra Occidente e Oriente e portavoce di un grande e profetico messaggio: "la carità è il miracolo più grande che nasce dalla fede: prendersi cura sempre degli ultimi e del prossimo in genere".