Dallo scorso 20 maggio il sindaco avv. Mario Pede ha un nuovo ed importante supporto tecnico nell'avv. Salvatore Rollo che sta ricoprendo l'incarico di istruttore tecnico nello staff del primo cittadino di Squinzano.
Rollo, classe 1991, nato a Campi Salentina, ha avuto un percorso formativo che a lui stesso piace definire “non ordinario”, poiché, contrariamente a quanto possa ipotizzarsi, la laurea in Giurisprudenza prima e l’abilitazione da Avvocato poi, non rappresentano il prodotto di studi classico-umanistici, atteso che ha conseguito, nel 2010, il diploma di capotecnico-specializzazione informatica presso l’Istituto tecnico industriale Enrico Fermi di Lecce.
Tuttavia, la passione per il diritto, che su di lui ha avuto sempre un’influenza ed un fascino marcatamente spiccati, lo ha condotto inevitabilmente ad intraprendere il percorso di studi in ambito giuridico, riuscendo, nel 2017, a conseguire il diploma di laurea in Giurisprudenza con tesi in procedura penale avente titolo “Diritto al silenzio e diritto al contraddittorio dell’imputato”.
In seguito ha conseguito, dopo aver espletato il tirocinio previsto per legge presso lo studio legale del suo maestro nonché concittadino Avv. Paolo Spalluto, l’abilitazione all’esercizio della professione forense nel settembre 2019, e nel Gennaio 2020 ha prestato giuramento innanzi al Consiglio dell’ordine degli Avvocati di Lecce. Da allora, esercita la professione di Avvocato specializzato nel diritto penale e nel diritto penitenziario.
Totem ha raggiunto l'Avvocato Rollo per raccogliere direttamente dalla sua voce le prime impressioni sul nuovo incarico.
In cosa consiste il lavoro nello staff del Sindaco?
“L’incarico di Ufficio di Staff, che come noto trova la sua compiuta regolamentazione in una norma inserita nel testo unico degli enti locali, è caratterizzato da molteplici e trasversali attività che, di regola, devono adattarsi al bagaglio di competenze personali e professionali del singolo al quale viene affidato l’incarico.
Volendo sintetizzare, si spazia dal supporto organizzativo dei vari settori dell’ente, al coordinamento e raccordo dei rapporti di carattere istituzionale del Sindaco sia interni (Giunta, Consiglio Comunale) che esterni, (altri enti e istituzioni), alla gestione e filtro delle varie segnalazioni indirizzate al Sindaco –sia di carattere istituzionale che dei cittadini-, ed, infine, ad un supporto organico e sinergico al Sindaco per ciò che concerne il suo ruolo istituzionale e le funzioni ivi collegate".
Qual è stata la prima impressione che ha avuto lavorando al fianco dei dirigenti e impiegati comunali?
“Sebbene il mio incarico ha avuto inizio da appena un mese, posso dire che quotidianamente ho modo di interfacciarmi con tutti i dirigenti e con la maggior parte degli istruttori amministrativi e dei dipendenti.
Come ho anticipato nella domanda precedente, le attività di supporto agli uffici comportano un interscambio di idee ed un coordinamento continuo e costante con i medesimi. A tal proposito posso ribadire che il team di lavoro è altamente qualificato e che vi è un’impellente esigenza di potenziare le unità in organico, specie in alcuni settori, atteso che la mole di lavoro da espletare in rapporto alle unità presenti è decisamente squilibrato in favore della prima e a discapito dei secondi.
Tralasciando questi aspetti, ritengo che nel mercato competitivo in cui operiamo oggi, il lavoro di squadra è fondamentale per il successo di un’attività, sia essa istituzionale o meno. Nel TeamWork, il singolo contribuisce con le proprie competenze e il proprio lavoro verso un obiettivo comune, ma trae anche beneficio dalla collaborazione con i colleghi, avendo la possibilità di esprimere il proprio potenziale e aumentando il proprio senso di appartenenza alla squadra e all’ente. Ciò detto, le premesse per svolgere al meglio l’incarico che mi è stato affidato ci sono tutte. Come amo ripetere, da soli si va veloce, insieme si va lontano”.
Qual è l'origine del rapporto fiduciario che lega lei e il Sindaco e che è alla base dell'incarico che lei ricopre?
“Il nostro è un rapporto che dura da circa vent’anni. Abbiamo condiviso interamente sia il percorso di studi universitario che le fasi antecedenti l’abilitazione all’esercizio della professione forense.
In questo lasso temporale il nostro rapporto di stima e amicizia si è sedimentato e ci ha condotti a lavorare insieme presso lo stesso studio professionale dal quale proveniamo e nel quale abbiamo completato il tirocinio formativo.
Una punta di emozione affiora nel sottoscritto se ripenso ai processi che abbiamo celebrato insieme nelle aule penali, con indosso la toga… alle notti insonni prima di un processo importante nel coordinarci a scrivere una memoria difensiva o un’istanza particolarmente delicata dal cui esito poteva dipendere l’emanazione o meno una misura detentiva nei confronti di un imputato.
Sul piano professionale ci siamo tolti diverse soddisfazioni, l’auspicio del sottoscritto è quello di continuare a percorrere il solco che insieme abbiamo tracciato durante tutti questi anni, (con l’entusiasmo e la sinergia che ci ha contraddistinto), anche in questa nuova avventura, con il chiaro intento di dare sempre ed in ogni momento il cento per cento di noi stessi ognuno per il compito che è chiamato a svolgere".