Era importantissimo per me prendere parte a questa manifestazione- commenta Salvatore Caputo, tennista del Midu Sport Handicap Puglia- perché mi ricordava alcuni momenti della mia vita, sia belli che brutti”. “Dopo un lungo viaggio da Gravina di Puglia per un altro evento, al rientro, in occasione della giornata finale delle Antoniadi, grande evento a base di sport, movimento e socializzazione, mi sono fermato nella mia città “adottiva”, visto che lavoro da 23 anni al Comune di Squinzano nell'ambito dei Servizi Sociali, perché credo ciecamente nello sport come pratica, metodo e terapia per molti disagi, problemi o malattie. In virtù di questo, mi piace sempre ricordare il mio impegno a Squinzano, dove ho portato per la prima volta lo sport per disabili, organizzando varie manifestazioni con le scuole o nel Palazzetto dello Sport”- continua il rappresentante del Midu, Movimento Italiano per i Diritti Umani.

“È stato un grande evento, conclusosi l'11 giugno scorso, in cui c'è stata una grandissima partecipazione da parte di molti ragazzi che volevano giocare con me, seduto sulla mia sedia a rotelle, da nessuno vista come una barriera, una di quelle tante barriere culturali che nel corso della vita ho dovuto affrontare e abbattere. Inoltre, abbiamo ricordato anche un mio compagno di squadra scomparso anni fa, Raffaele Miglietta, e ho donato ai ragazzi braccialetti pota fortuna come simbolo di fratellanza e solidarietà”- conclude Salvatore Caputo, che infine ringrazia Fernando Leone e tutti gli altri operatori e tecnici per il lavoro e l'impegno assunto nei confronti dei giovani, perché “loro sono il futuro, loro sono il domani”.