Il tempo trascorre veloce, sono passati otto anni, ormai, dalla dipartita di Nicola Arigliano. Della sua storia umana e professionale ne ho parlato diffusamente sia nel libro, “Nicola Arigliano beato tra le note”, che nella pagina Facebook ad esso dedicata.
La mia continua ricerca porta continuamente alla luce aneddoti e particolari esperienze artistiche che arricchiscono e delineano meglio la sua figura. Resta comunque difficile inquadrarlo in banali categorie e definizioni. Arigliano è unico! Nei cuori di tanti irriducibili fan è ancora vibrante il suo ricordo. Ad essi si aggiungono sempre più giovani che hanno cominciato ad apprezzarlo e per questo vogliono conoscerlo meglio. Per alcuni studenti di canto jazz è un esempio artistico da emulare, ne sono talmente affascinati che diventa, sempre più spesso, argomento delle loro tesi finali. Personalmente sono a conoscenza di tre casi e confesso che mi piacerebbe leggere questi lavori per conoscere la sua arte da un punto di vista diverso, più tecnico.
Squinzano, la Città della Musica che ha dato i natali a Nicola, può arrogarsi il vanto di tenere vivo il suo ricordo. Da diversi anni, il Circolo Jazz Nicola Arigliano, grazie a importanti collaborazioni e gemellaggi, opera sul territorio. L'instancabile presidente, dott. Alfonso Renna ed esperti soci, con le loro manifestazioni, contribuiscono alla diffusione del jazz e di altre espressioni artistiche. A tal proposito ricordo a tutti l'appuntamento dell' International Jazz Day del 30 aprile, data promossa dall'UNESCO.
Sempre a Squinzano, nel mese di giugno si svolge un Festival, giunto alla sesta edizione, intitolato a Nicola Arigliano. Questo Festival, rappresenta una ghiotta occasione per gli amanti del genere; sono stati ospitati grandi artisti jazz del calibro di Bollani, Rava e Intra, solo per citarne alcuni.
Tra le collaborazioni del Circolo mi preme ricordare quella con Giampaolo Ascolese, storico batterista di Nicola, che insieme alla moglie, la pittrice Marie Reine Levrat, il 30 maggio 2015, presentò, all'Auditorium Parco della Musica di Roma, il progetto multimediale Ciao Nicola! che vide la partecipazione di alcuni grandi musicisti che avevano suonato con lui. Anche io partecipai al progetto con materiale del mio archivio. La serata ottenne un successo tale da essere replicata nell'agosto di quell'anno nella rassegna All'ombra del Colosseo ,con grande soddisfazione di tutti.
Oggi, l'ascolto delle canzoni di Nicola, in molti di noi, riesce a sollecitare una pacata nostalgia. Memorie semplici che costruiscono piccole storie in cui ci vengono riconosciuti un ruolo e uno spazio: frammenti per i quali possiamo dire "c'eravamo anche noi”.