Optima Italia sanzionata per un milione di euro: un successo per gli avv. Nicolais e Casalini

Spesso serve molto tempo, tenacia, e una grande costanza, ma è proprio questo che permette di raggiungere gli obiettivi e i traguardi migliori.

Lo dimostra il risultato portato a casa dagli avvocati Claudio Nicolais e dallo squinzanese Claudio Casalini, che oltre ad essere un bravo professionista, si è fatto conoscere negli ultimi anni dal suo paese, per l’interesse e la partecipazione ad eventi di grande spessore culturale di cui è molte volte protagonista. Ed il suo nome, insieme a quello del collega, è apparso ieri su molte pagine di giornale, dando nuovo prestigio alla sua persona e al suo meticoloso lavoro, grazie al buon esito della pratica alla quale l’avvocato squinzanese lavorava da tempo, come si evince dalle parole scritte su Facebook dal collega Nicolais: “In due anni insieme al Collega Claudio Casalini abbiamo presentato numerose segnalazioni contro Optima Italia e l'offerta denominata ‘Vita Mia’. Finalmente ieri l'AGCM ha sanzionato la società di un 1.000.000 di euro per pratica commerciale”.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, infatti, ha chiuso l’istruttoria avviata nei confronti di Optima Italia S.p.A. in relazione all’offerta commerciale multiservizi denominata “Optima VitaMia” (adesso rinominata “TUTTO-IN-UNO”) per la fornitura di energia, gas, telefonia fissa/mobile e Internet, accertando una pratica commerciale scorretta in violazione degli articoli 21, comma 1, 22, commi 1, 2 e 4, 24 e 25 del D.Lgs. n. 206/2005 (Codice del Consumo).

“La AGCM ha stabilito che ‘la pratica commerciale in esame, posta in essere da Optima in relazione all’offerta VitaMia, risulta gravemente scorretta, integrando una fattispecie ingannevole e aggressiva, idonea a indurre in errore i consumatori e ad esercitare su di essi un indebito condizionamento in relazione alla proposta contrattuale, limitandone la libertà di scelta e di comportamento, in tal modo inducendoli ad assumere una decisione di natura commerciale che non avrebbero altrimenti preso in ordine all’adesione all’offerta, alla gestione delle proprie abitudini di consumo e alla prosecuzione del rapporto contrattuale, in violazione degli articoli 21, comma 1, 22, commi 1, 2 e 4, 24 e 25 del Codice del Consumo corretta’, accogliendo tutte le nostre tesi”- ha commentato l’avv. Nicolais.

Con particolare riguardo ai profili di ingannevolezza della pratica, l’Autorità ha ritenuto che la presentazione, da parte di Optima Italia Spa, dell’offerta come “flat” (a tariffa fissa), nella misura in cui, da un lato, enfatizzava in modo suggestivo la stabilità della spesa mensile e l’invarianza del “canone fisso”, mentre dall’altro lato ometteva tout court di indicare le effettive condizioni limitative della proposta (quali la presenza di un vincolo di durata minima annuale, la perdita dei consumi risparmiati di valore superiore a quello del Bonus iniziale, l’esistenza di un conguaglio a fine dell’anno contrattuale e le tariffe applicate in tale sede per la fatturazione dei consumi extra-soglia), fosse idonea a indurre gravemente in errore i consumatori circa la reale natura dell’offerta pubblicizzata e, nello specifico, l’esistenza di una spesa fissa mensile, priva di ulteriori costi, parametrata sulle esigenze di fornitura del singolo consumatore.

L’Autorità ha irrogato alla società una sanzione di 1 milione di euro e ha disposto la pubblicazione, sul suo sito aziendale, di una dichiarazione rettificativa. Nel corso del procedimento, l’Autorità si è avvalsa della collaborazione del Nucleo Speciale Antitrust della Guardia di Finanza.

Ilaria Bracciale

Redattrice

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