L'emergenza Coronavirus ha causato conseguenze e “cambi di rotta” sotto i più diversi punti di vista, e ha modificato non solo gli aspetti sociali o relazionali, ma anche quelli economici, produttivi e lavorativi.
Tante, infatti, le modalità, i provvedimenti o le nuove misure adottate da fabbriche, industrie e imprese, nell'Italia intera fino ai piccoli Comuni salentini. Lo conferma, ad esempio, l'ingegnere squinzanese Nicola Parisi, direttore dello stabilimento Scandiuzzi di Brindisi e Presidente della sezione Metalmeccanica di Confindustria, che in un'intervista apparsa oggi su Quotidiano di Puglia, ha parlato di come la sua azienda, operante appunto nel settore metalmeccanico, ha dovuto 'ri-organizzarsi' e adattarsi a nuovi modi di operare o gestire le criticità dovute all'epidemia. Le difficoltà maggiori, dice l'ingegnere, consistono nella programmazione delle pause per non creare affollamento, nella gestione degli arrivi degli operai in azienda, nella garanzia dello stipendio a tutti gli stessi lavoratori. Ma più di questo, ciò che preoccupa è reperire i dispositivi di protezione individuale per tutti, come ad esempio le mascherine per i dipendenti, e soprattutto riuscire a gestire nel migliore dei modi il materiale necessario e il suo utilizzo; l'esaurimento delle scorte e dei prodotti necessari, infatti, e la difficoltà a reperirne dell'altro, potrebbe rappresentare un serio ostacolo all'avanzamento dei lavori nell'azienda brindisina. “La produzione ne risente, ma è un sacrificio oggi necessario; credo sia importante provare ad anticipare la fase 2”- ha poi concluso l'imprenditore squinzanese.