“Nicola Arigliano - 100 anni tra le note”: il ricordo dell'artista squinzanese in 4 tappe dedicate al maestro del Jazz

di Ilaria Bracciale 24 Aprile 2023

Pro Loco Squinzano Aps, Circolo jazz “Nicola Arigliano”, Circolo pro feste San Nicola In collaborazione e il Patrocinio del Comune di Squinzano, della Provincia di Lecce e del Conservatorio Tito Schipa di Lecce,

presentano la rassegna: “Nicola Arigliano - 100 anni tra le note”, in occasione del centenario dalla nascita del grande artista che ha portato sul palco di Sanremo il nome di Squinzano, sua città d'origine. Una carriera di successo per un uomo poliedrico e ricco di sfaccettature, interprete di gran successo nell’immenso panorama della musica leggere italiana e con un'eccezionale esperienza di vita umana e artistica. Uno stile unico e originale, un talento innato che gli ha regalato il riscatto dopo un'infanzia difficile fatta di insulti ed umiliazioni a causa delle sue balbuzie. Un fiore all'occhiello per la Città di Squinzano, dove è nato il 6 dicembre del 1923, data in cui ricorre la festa patronale, e dove oggi riposa, con all’attivo decine di album in studio, live, singoli, 78 e 45 giri. Per tutto questo e tanto altro ancora, merita di essere celebrato nella sua Città con 4 date che lo vedranno protagonista grazie alla musica che lui tanto amava. La prima tappa è in programma per domenica 30 aprile 2023, giorno dell'"International jazz day", alle ore 17.30, presso Villa Cleopazzo - Facio Spazio Urban Communiti Library, con Larry Franco Quintet, uno dei pionieri del jazz italiano e leader di diverse combo jazz. Dal 1994 al 1995 ha vissuto a Los Angeles studiando tecniche vocali con G. Merlino e dal 1997 porta in giro per il mondo i suoi gruppi, esibendosi in Giappone, Cuba, Indonesia, Romania, Turchia, Etiopia, India, Grecia, Stati Uniti, Marocco, Tunisia, Inghilterra, Hong Kong, Australia, Belgio, Svezia, Siria, Bulgaria, Svizzera, Germania, Francia, Regno Unito. Ha inciso 16 cd a suo nome. Larry Franco è il vincitore del premio “BEST JAZZ SINGER 2008” conferitogli dall’Italian Jazz Awards.
A completare il poliedrico quintetto Attilio Troiano polistrumentista e compositore; Mimmo Campanale alla batteria, leader e sideman; Ilario De Marinis al contrabasso, direttore artistico e storico collaboratore di Larry Franco; Special Guest Dee Dee Joy Jazz Singer e compositrice.
"Domenica 30 aprile, quindi, nelle sale della Biblioteca Cingolani di Villa Cleopazzo - si legge nelle parole di Giancarlo Sanò che tesse un gran bel ricordo della vita del compianto artista - sarà inaugurata la mostra “Nicola a Sanremo”, dove oltre alle immagini relative all'edizione del 2005, si potranno ammirare le intriganti copertine di tutti i dischi contenenti le canzoni presentate al Festival di Sanremo 1964, cartoline di alcuni interpreti, vari Spartiti delle canzoni e una serie di articoli apparsi su riviste dell'epoca. Inizia con questa manifestazione la serie di eventi con cui Squinzano onorerà il ricordo di Nicola Arigliano in occasione del Centenario della sua nascita.

L'artista, fino ad allora, aveva evitato di partecipare alla kermesse non per snobismo ma semplicemente perché riteneva che, con il suo temperamento pacifico e tranquillo, non sarebbe riuscito a immedesimarsi in un'atmosfera di accesa rivalità. Cedette alle insistenze dei suoi discografici e accettò di partecipare a quell'edizione anche perché gli fu proposto un brano di rottura rispetto alla tendenza della manifestazione. 20 chilometri al giorno, di Massara – Mogol, effettivamente non era una bella canzone, ma era musicalmente interessante: una specie di blues all'italiana che Nicola interpretò con il consueto buongusto".
"E qui vorrei sfatare una convinzione, radicata in molti squinzanesi: - continua Sanò - i 20 chilometri della canzone non riguardano la distanza tra Squinzano e la sua marina di Casalabate; il giovane Mogol, autore del testo, infatti, non sapeva che l'avrebbe interpretata Nicola e probabilmente non conosceva ancora molto bene questa zona del Salento. Comunque, se fa piacere, è lecito continuare a crederlo. Il 1964, poi, fu un anno particolare per il Festival che aveva bisogno di rinnovarsi e cancellare quella serie di anni di crisi dovuti, probabilmente, alla presenza di personaggi scontatissimi. Il più brutto era stato proprio quello dell'anno precedente.
Gli industriali del disco si erano resi conto che anche i giovanissimi cominciavano ad avere un preciso potere d'acquisto e che, quindi, rappresentavano dei potenziali clienti. Portarono, allora, sull'ambito palco cantanti giovanissimi come Gigliola Cinquetti che, addirittura, vinse quell'edizione con 'Non ho l'età', insieme alla collega francese Patricia Carli. Tra i giovani anche Piero Focaccia, che in quell'occasione fu diretto dal Maestro Enzino Leuzzi, nato a Merano da padre squinzanese.

Tutte le canzoni ebbero una doppia esecuzione; i cantanti italiani vennero abbinati a cantanti stranieri. L'intento degli organizzatori era quello di rendere popolari, da noi, artisti di fama mondiale e al tempo stesso di esportare all'estero brani di autori italiani. Il cantante straniero che ebbe maggior successo di vendite in quell'occasione fu Paul Anka con Ogni volta, canzone scritta e cointerpretata dal giovane cantautore Roby Ferrante".

Si inizia, quindi, quest'importante rassegna dedicata al mitico Arigliano, con un gruppo di grandi per omaggiare un idolo e un eccellente interprete ed amatore della musica italiana. Un pomeriggio differente, un contesto spettacolare, il tutto incorniciato da esposizioni a tema “Arigliano”: ricordi, oggetti a lui appartenuti, foto. Tutto servirà per ricordare e continuare ad amare Nicola, il nostro concittadino, Arigliano.

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