Lupetto non c'è più. Tanto il dispiacere della famiglia che lo adottò dopo un incidente

Gran parte degli squinzanesi ha conosciuto Lupetto nel lontano 2012, quando fu raccontata la sua storia in un articolo su Totem, che aveva commosso tanti lettori.

Oggi si torna a parlare di lui, cane randagio prima, poi adottato da una splendida famiglia, perché Lupetto non c'è più. Le conseguenze del brutto incidente di cinque anni fa, si sono fatte prepotentemente sentire, procurandone la morte. La sua storia comincia appunto cinque anni fa, quando il dolce animale girovagava per le vie del paese, suscitando tenerezza e simpatia in tantissimi cittadini, facendosi volere bene da molti in poco tempo. Finché un giorno, qualcuno l'ha investito, provocandogli la rottura del diaframma e lo spostamento degli organi addominali in sede polmonare. L'aiuto dei suoi “angeli custodi”, la signora Antonella, il marito Giovanni e le loro due figlie, fu fondamentale e prezioso per salvare la vita di Lupetto, solito aggirarsi nei pressi della loro abitazione. Dopo l'incidente, una corsa contro il tempo verso una clinica di Gioia del Colle, una colletta organizzata per racimolare i soldi necessari alle cure, a cui tanti squinzanesi parteciparono, e un'operazione durata quasi sei ore, salvarono la vita di Lupetto, che da quel momento entrò a far parte a tutti gli effetti della famiglia Vecchio-Martina, diventando “il re della casa”, come lo ha definito la stessa signora Antonella, che ne parla con un amore e un affetto smisurato, e che non nasconde il grande dolore che oggi prova per la morte del suo amico a 4 zampe diventato pian piano un vero e proprio membro della famiglia. Se ne è andato ieri mattina, ad un'età di dodici anni e dopo tante sofferenze, le ultime dovute ad uno scompenso cardiaco, anche dovuto alle aderenze formatesi e ai danni riportati ai polmoni e ai reni in quell'incidente di cinque anni fa, che lo hanno portato oggi ad addormentarsi per sempre.

Abbiamo fatto tutto il possibile, ma non è bastato- dice la signora Antonella in lacrime-, adesso in casa il vuoto è incolmabile; anche mio marito è molto giù di morale, Lupetto lo adorava e lui adorava Lupetto. Erano l'uno l'ombra dell'altro. Ci mancherà moltissimo”. È stato operato martedì mattina, ma purtroppo le cose non sono andate come speravamo. Siamo grati a Lupetto per tutto quello che ci ha dato, per l'amore, l'amicizia e la gratitudine che ci ha saputo trasmettere. Nessuno sarà mai come lui”- dice ancora la donna.

Una storia d'amore, di intesa e di altruismo, che sfida e supera ogni differenza di specie, genere o razza, e che dimostra come l'anima, il cuore e la capacità di amare, vadano davvero molto oltre. Da oggi, Lupetto, mancherà un po' a tutti.

Ilaria Bracciale

Redattrice

"La comunicazione avviene quando, oltre al messaggio, passa anche un supplemento d’anima."
(Henri Bergson)

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