Loredana Ruffilli: "Scrivendo mi svelo onestamente ed ecco D'aria, il mio nuovo romanzo"

di 25 Febbraio 2020

Squinzano. La scrittrice e insegnante torna in libreria con D'aria (Edizioni Esperidi), un romanzo tutto da scoprire, pronto a regalare ai lettori nuove emozioni. Ce ne parla la stessa nell'intervista che segue. 

Ci parli di “D’aria”, la sua ultima creazione letteraria. Come la definirebbe? Ha qualcosa in comune con i precedenti romanzi?

La prima volta che la giovane avvocatessa Daria Marti incontra l’ ambizioso artista Luca Maiorano, ci pensa un raggio di sole ad offuscarle la vista. Poi, sarà l’amore a farlo. Eros, speranza, sconforto, audacia. Sentimenti che emergono e si dissolvono con prepotenza, in una storia d’amore scandita da due volontà, ciascuna con il proprio alibi, a volte evanescenti come vapore, a volte affilate come bisturi. Non c è nulla in comune se non la caparbietà ricerca di raccontare la verità più scomoda, in questo caso la violenza psicologica sottile e un amore malato.

Quanto c’è del Salento in “D’aria”?

In quest’ultimo romanzo, Lecce fa da sfondo alla vita dei protagonisti, una città in cambiamento e trasformazione, dagli anni Ottanta fino ai nostri giorni.

Scrivere, per lei, è sinonimo di…

Scrivere è come indicarmi, esistono molteplici Ruffilli, quella che insegna, che lavora, che disegna, che canta, che è comica, che è osservatrice e che quindi scrive. Da sempre, per se stessa, per gli altri, in un lavoro di incessante analisi, confronto, proposta e studio.

Quali sono i suoi testi del cuore? È legata a qualche autore in particolare?

Da Jane Eyre ad Harper Lee, da Gabriel Garcia Marquez a Isabel Allende, da Tolstoj a Flaubert, esistono età e stagioni con preferenze, innamoramenti letterari e libri che accompagnano per tutta la vita. Oriana Fallaci è un mio grande amore. Non trascuro i contemporanei, Isabella Agnello Hornby è tra le mie muse ispiratrici.

Esiste un momento “ideale” per scrivere e lasciarsi ispirare?

In realtà giro con un taccuino in borsa e scrivo in qualsiasi momento mi prenda l’ispirazione. Un ricordo, un volto, una sensazione, un’esperienza, tutto gioca a che la mente elabori. Ma anche un progetto, una battaglia da fermare sulla carta, un’opinione da spalmare nel confronto, o un credo da scagliare provocatoriamente in una società sonnacchiosa o omologata. Scrivo ovunque, a scuola nelle ore libere, sotto l’ ombrellone, a casa, in viaggio, in un qualsiasi momento del giorno. E quando accade, lo faccio forsennatamente.

Scrivendo ci si apre e svela sempre almeno un po’. Vale la pena correre questo rischio? Che rapporto ha con recensioni e critiche (costruttive e non)?

Bisogna essere puri e trasparenti, bisogna rischiare nel raccontarsi, non avere retropensieri, raccomandazioni e inciuci. Lo dico con orgoglio, posso non piacere, ma combatto da sempre in prima linea, accetto le critiche costruttive, non i pregiudizi sciocchi. I miei scritti sono me terapeutico, ma forse lo sono anche per chi li comprende. Tempo fa una nota ospite siciliana, adottata nel nostro paese, mi additò come una prof che tentava di scrivere ma senza followers. La gratificazione personale è che il mio nome e cognome non ricorda alcun personaggio noto e “protettore”, ma magari la mia trasparenza ad oltranza. A svelarsi onestamente non si corre mai nessun rischio.

Un saluto ai lettori di TgNordSalento e Totem, magari con un pensiero tratto dal suo romanzo in uscita…

Un saluto denso di meraviglia ai lettori di Totem, perché di meraviglia? perché ricordo con tenerezza i miei primi contributi scritti con articoli sui periodici di Squinzano negli anni 80 e 90. A distanza di anni facebook è per me una piccola isola di narrazione, dove chi mi conosce, ride, pensa e riflette con me e con la mia penna. Così, ora mi ritrovo con questa primissima "intervista” ufficiale per il mio sesto lavoro narrativo. Un piccolo concetto narrato in “D’aria”: l’amore inizia, esalta, devasta, poi finisce. Dove vanno a morire le anatre quando il lago gela? Così si sentiva Daria...”

Veronica Notaro

Giornalista Pubblicista, Blogger e…sognatrice

Laureata in Lettere Moderne, autrice della raccolta poetica M’ama non mama e del romanzo breve Sogni Pizzicati

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