"La Bellezza è valore in se stesso, è un bene gratuito, non è utilitarista. È come il fiore che fiorisce per fiorire. Punto." Un pensiero tratto proprio da Io sono l’-amore, un inno alla valorizzazione della semplicità che risiede nella bellezza di tutti i giorni. Quella bellezza non necessariamente connessa all’esteriorità, bensì allo stato d’animo che è in grado di ospitare sentimenti puri e veri, in primis l’amore.

La presentazione di domenica, fortemente voluta e curata dall’associazione SBiC (Squinzano Bene in Comune) al suo ottavo anno di attività sul territorio, ha l’obiettivo di donare un “angolo” sereno di felicità e positività, soprattutto in un periodo storico e sociale non semplice come quello attuale. L’autrice, con l’entusiasmo che la contraddistingue, esporrà il suo concetto d’amore, che indubbiamente sarà da spunto per pensieri e riflessioni ulteriori. C’è tanto nel romanzo in oggetto da commentare, “studiare” e sentire. E il verbo sentire ha un ruolo non indifferente, da più prospettive.

La protagonista di Io sono l’a-amore è Livia, una ragazza sorda dalla nascita che prende per mano il lettore, conducendolo nel suo mondo ovattato e - apparentemente - privo di suoni, alla scoperta di tanti aspetti del suo vivere quotidiano: il rapporto speciale che ha con la mamma, quello col padre, fatto di alti e bassi, di abbandoni e ritorni; il legame forte con la nonna, la passione per la scrittura, linfa vitale e fonte di ispirazione.

Livia è una donna che ama incondizionatamente la sua vita, la sua capacità di amare e il suo sentire/ascoltare, ben diverso dal semplice udire. Ama Lorenzo, l’amore infedele che rappresenta il mettersi in discussione ma anche il comprendere appieno l’amore. L’unico sentimento che riesce a salvare e, spesso, a regalare la svolta prorompente di cui si ha bisogno, senza annunci né preavvisi, “perché l’amore non bussa alla porta, la sfonda!”

La serata, a ingresso libero, sarà allietata da intermezzi musicali e dalla lettura di alcuni passi del romanzo.