È eclettica, sorprendente, forte contro ogni previsione, caparbia, determinata e oltremodo coraggiosa.
“La donna coraggio”, infatti, viene definita da molti Maria De Giovanni, residente a Borgagne e da tempo ammalatasi di sclerosi multipla, una vera combattente senza riserve, dalla grande e invidiabile statura morale, che ha riversato il suo dolore e la sue sofferenze nella lettura e nella scrittura, realizzando due memorabili libri, che per lei e per chi vive lo stesso male rappresentano una vera e propria catarsi, una sorta di liberazione, un modo per trasformare il dolore, il disagio e la disperazione, in qualcosa per cui lottare, agire, darsi da fare e vivere. Dopo il primo volume, “Sulle orme della sclerosi multipla”, che Maria presentò anche a Casalabate due anni fa, adesso la donna, che si definisce ‘folle’ e ‘tanto esagerata’ in ogni cosa che fa, presenta un nuovo lavoro letterario, “La Rinascita”, un libro scritto con la consapevolezza che nella vita tutto può accadere, anche le cose peggiori, ma che solo cadendo ci si può rialzare più forti di prima. Parole forti che la scrittrice, speaker radiofonica, giornalista, attivista, collaboratrice della testa “Il Nuovo Quotidiano di Puglia”, Presidente dell’Associazione ‘Sunrise’ e, tra le altre cose, anche blogger, fa risuonare forti e chiare sia attraverso i social, sia tramite i suoi articoli o negli eventi che modera e a cui prende parte; una campagna di sensibilizzazione che vede la donna impegnata nel sociale a 360°, e che l’hanno portata a creare biblioteche nelle corsie degli ospedali, a creare progetti a favore di disabili, donne e famiglie, e a costruire una borsa di ricerca per le terapie della malattia.
Questa sera, martedì 8 gennaio 2019, alle ore 19, presso il Centro Studi ‘San Nicola’ a Squinzano, Maria racconterà agli squinzanesi, attraverso un profondo e riflessivo dialogo con don Nicola Macculi, la sua esperienza e la sua ‘rinascita’, la condizione di rabbia e impotenza in cui è caduta dopo la scoperta della malattia, e la forza con cui invece è riuscita, dopo un lungo lavoro introspettivo su se stessa, a reagire, rimettersi in gioco e, in un certo senso, anche a salvarsi.