Giuseppe Pagano, chirurgo e botanico, inaugura a Tricase il suo Arboreto Francigeno

Figlio dell’indimenticabile Nicola Pagano, pediatra impeccabile, uomo di cultura e studioso di storia locale, Giuseppe Pagano, originario di Squinzano, non è solo un ottimo chirurgo.

Divenuto da molti anni punto di riferimento per l’intero Salento per la meritoria attività medica svolta presso l’Ospedale Cardinale Panico di Tricase, struttura al passo con il progresso, rispettosa della persona e coerente con la visione cristiana dell’esistenza, Pagano si riscopre botanico. Una passione che lo anima da anni tanto da spingerlo a collezionare alberi provenienti da ogni parte del mondo, con il grande sogno di dare vita ad un orto botanico, che oggi è nato a Tricase, nei pressi della via Francigena e della Chiesetta della Madonna del Gonfalone, e che sarà protagonista dell’evento che si terrà domani, domenica 19 maggio 2019, con vari appuntamenti e visite guidate dalle 9.30, alle 12.30 e   dalle 15.30 e alle 19.30, per una coinvolgente ed interessante passeggiata botanica naturalistica, in compagnia del Naturalista Dr. Roberto Gennaio.

Tra gli esemplari che si possono trovare nell’ ‘Arboreto Francigeno’ inaugurato domani, che sorge su una superficie di circa tre ettari, si possono trovare querce, pini, aceri, rose botaniche, arbusti, piante aromatiche mediterranee, orchidee spontanee della flora salentina e tanto altro ancora, in un tripudio di forme e colori e di biodiversità vegetale provenienti dalle più svariate zone del mondo, come afferma anche lo stesso dott. Pagano: «Questa è una passione che ho avuto sin da ragazzo e che più avanti negli anni ho coltivato visitando i giardini botanici delle città in cui sono stato sia per lavoro che per diletto. Approdando alla fine per lavoro a Tricase, ho conosciuto il monumento vegetale della quercia Vallonea, vecchio di oltre 800 anni, che tanto lustro e lavoro ha dato ai tricasini nel medioevo: con le sue ghiande, infatti, conciavano il pellame molto apprezzato nella Repubblica di Venezia». Da qui mi sono chiesto quante altre specie di querce esistessero ed a ciò mi ha risposto esaurientemente Internet aprendo un mondo fino ad allora sconosciuto. A quel punto, avendo a disposizione un terreno seminato a grano ed in parte incolto, ho deciso di mettere in pratica quella che è stata la mia passione di sempre collezionando querce di tutto il mondo con le loro molteplici diversità e caratteristiche raggiungendo un numero di circa 60 specie a cui si sono aggiunti nel tempo circa 50 specie di Conifere rare anch'esse di tutto il mondo: aceri, liquidambar e soprattutto rose botaniche (le progenitrici delle attuali rose). Il tutto circondato da arbusti e piante della nostra macchia mediterranea. Una passione grande, insomma, che, insieme al mio lavoro, mi ha sempre affascinato, e di cui oggi posso finalmente vedere i ‘frutti’ nel mio prezioso Arboreto Francigeno».

In bocca al lupo quindi a Giuseppe Pagano per questa sua nuova ed entusiasmante esperienza ed un sentito ringraziamento dalla redazione di Totem Giornale per l'invito ricevuto. Domani saremo presso la sua struttura per approfondire gli aspetti non solo naturalistici ma anche culturali ed umani che non mancheranno di certo colloquiando con lui che possiamo considerare un'eccellenza medica ed umana della nostra Squinzano.

Ilaria Bracciale

Redattrice

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(Henri Bergson)

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