Cerrate: tutto torna al suo posto, anche l'antico altare. Oggi la benedizione di Seccia

di 12 Settembre 2018

Una giornata importante quella di oggi, mercoledì 12 settembre 2018, per una delle strutture più note e storiche del Salento, significativo esempio di Romanico pugliese risalente al 1642.

Un tempo monastero di rito bizantino, poi centro di produzione agricola specializzato nella lavorazione delle olive, l'antica Abbazia di Cerrate che sorge sulla strada che collega Squinzano a Casalabate, è finalmente e completamente rinata, grazie ai lavori di restauro durati due anni e adesso appena ultimati. Interventi di ricostruzione e restauro che hanno ridato al complesso, gestito dal Fai (Fondo Ambiente Italiano) dal 2012, nuova vita, bellezza e un nuovo volto, senza però cancellarne la storia, il passato e le tradizioni. Proprio a questo, infatti, è legata la decisione di ricollocare al centro della struttura l'altare dedicato alla Vergine, che sarà benedetto oggi, riassemblandone i pezzi abbandonati e ridando all'Abbazia il titolo di “Chiesa”.

Il complesso, quindi, torna a vivere dopo anni di abbandono e trascuratezza, una condizione alla quale anche il vescovo Seccia ha voluto mettere fine, recandosi personalmente sul luogo e dando la sua approvazione per la riapertura al culto, avvenuta nell'aprile scorso. E proprio oggi, nella giornata in cui si celebra la Festa della Natività del Santissimo Nome di Maria, l'arcivescovo tornerà nell'edificio per celebrare una Santa Messa, alle ore 18.30, alla presenza di autorità, religiosi e cittadini, che interverranno per omaggiare la tanto attesa “rinascita” dell'Abbazia di Cerrate, cuore pulsante del Salento.

Ilaria Bracciale

Redattrice

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(Henri Bergson)

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