Caterina Solazzo, figlia di squinzanesi emigrati a Roma, vince il premio assoluto al Concorso per giovani musicisti

di Ilaria Bracciale 07 Giugno 2023

Ancora una storia che parla di talenti con radici squinzanesi, e che riempie di orgoglio i cittadini di ogni generazione. Questa storia, sebbene arrivi dalla capitale, parla di Caterina Solazzo, 12enne,

figlia di due squinzanesi, Paola Taccone e Ilio Solazzo. E' proprio il padre a raccontarci di lei, appassionata di calcio e musica, e che da tre anni studia pianoforte, suo "compagno" durante il difficile periodo della pandemia. "Quando riesce a superare il suo record di palleggi, corre al pianoforte e allora scatta la magia..." - dice il padre, orgoglioso del risultato raggiunto da Caterina al 31° Concorso Nazionale per giovani musicisti tenutosi a Roma il 13 maggio scorso, che ha vinto nella sua categoria il primo premio assoluto. La premiazione ufficiale del Concorso Nazionale "Visconti" è avvenuta domenica 4 giugno; un primo ma importante passo per la giovane che prenderà parte alla stagione concertistica 2023/24 dell'AGIMUS (Associazione Giovanile Musicale) di Roma.
"I cento tasti bianchi e neri si fondono sotto le dita di Cate, in una armonia di suoni e colori che raccontano storie e colpiscono il cuore, danzando insieme ai suoi mille ricci biondi. Ed il cuore gioca un ruolo fondamentale in questa storia, si può leggere la musica e suonare usando la tecnica e si può invece sentire la musica dentro al cuore e avere il dono di trasformare le note in immagini e sensazioni" - continua il racconto di Ilio che, dopo la laurea, lascia la sua città natale Squinzano insieme alla moglie Paola in cerca di un'opportunità lontano da casa e dagli affetti, senza mai dimenticare, però, l'amore per le sue origini, trasmesso anche alla giovane Caterina che ogni volta che può lascia Roma per correre a Squinzano dai nonni o a Casalabate durante i mesi estivi.
"Da Roma, tramite Totem Giornale, seguiamo online tutto ciò che di bello e meno bello accade a Squinzano, e questa volta volevo essere io, con un pizzico di orgoglio paterno, a raccontare qualcosa a voi" - dice ancora; "le radici squinzanesi sono importanti e quindi mi faceva piacere condividere con tutti voi questa notizia. I cento tasti bianchi e neri si fondono sotto le dita di Cate, in una armonia di suoni e colori che raccontano storie e colpiscono il cuore, danzando insieme ai suoi mille ricci biondi. Ed il cuore gioca un ruolo fondamentale in questa storia, si può leggere la musica e suonare usando la tecnica e si può invece sentire la musica dentro al cuore e avere il dono di trasformare le note in immagini e sensazioni. Auguriamo a Caterina che possa diventare un giorno un orgoglio squinzanese come lo è adesso per mamma e papà, veicolando con la sua musica un messaggio di felicità e serenità per tutti".

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