Subito dopo la celebrazione della Candelora, nel Giorno della Presentazione di Gesù al Tempio che si celebra 40 giorni dopo il Natale, si festeggia la memoria di San Biagio, oggi 3 febbraio 2024.
Una ricorrenza molto sentita e la cui devozione ha origini molto antiche, rendendo popolare il culto di S. Biagio in quanto vi si affida la protezione della gola e di tutti i mali che ne derivano. In alcune culture, infatti, ancora legate a riti ancestrali, i celebranti incrociano sulla gola dei devoti due candele benedette nel giorno della Candelora affinchè San Biagio interceda e non permetta alcun malanno.
Martire e vescovo della comunità di Sebaste in Armenia al tempo della "pax" costantiniana, viene considerato protettore della gola dopo aver guarito miracolosamente un bambino cui si era conficcata una lisca in gola. Nell'VIII secolo, poi, alcuni armeni portarono le reliquie a Maratea (Potenza), di cui è patrono e dove è sorta una basilica sul Monte San Biagio.
Tante le tradizioni legate al Santo: a Milano, ad esempio, si festeggia in famiglia mangiando i resti dei panettoni avanzati a Natale, o si preparano dolci tipici con forme particolari, che ricordano il santo, benedetti dal parroco e distribuiti poi ai fedeli. A Lanzara, una frazione della provincia di Salerno, per esempio, è tradizione mangiare la famosa “polpetta di San Biagio”. Nella città di Salemi, invece, si narra che nel 1542 il Santo salvò la popolazione da una grave carestia, causata da un’invasione di cavallette che distrusse i raccolti nelle campagne, intercedendo ed esaudendo le preghiere del popolo che invocava il suo aiuto. Da quel giorno a Salemi, ogni anno il 3 di febbraio, si festeggia il Santo preparando i cosiddetti “cavadduzzi”, ("cavallette"), per ricordare il miracolo, e i “caddureddi” (la cui forma rappresenta la gola), piccoli pani preparati con acqua e farina.
In onore di San Biagio, anche la comunità di Squinzano si attiva con alcuni appuntamenti laici e religiosi che si terranno nella giornata di oggi, sabato 3 febbraio. Alle ore 18.30, presso la Parrocchia Mater Domini, si terrà la Solenne Celebrazione presieduta da Mons. Luigi Pezzuto con la tradizionale Benedizione della Gola. Alle ore 19.30, invece, è prevista l'accensione della Focara in Suo onore; durante la serata saranno servite pittule calde e vino.