Incendio presso Area Ferroviaria a San Pietro V., le responsabilità del Sindaco secondo la minoranza

a cura della 27 Luglio 2024

Con un comunicato stampa, che pubblichiamo integralmente, il gruppo consigliare "Insieme per Rizzo Sindaco" di San Pietro Vernotico accusa l'Amministrazione Comunale ed il Sindaco di varie responsabilità in merito

all'incendio che qualche giorno fa ha causato il blocco ferroviario nel tratto Lecce -Brindisi e la morte di un cane arso vivo durante l'incendio.

"Avevamo deciso di non evidenziare quanto di dannoso e drammatico si è verificato a causa del rogo dei giorni scorsi: oggi in Consiglio Comunale la tracotanza del Sindaco è arrivata al punto di sollecitare un nostro comunicato sui disastri dell’incendio.
Subito accontentata.
Partiamo dalle responsabilità.
Argentieri ha speso, tramite gli uffici, (con procedure anche illegittime), in un anno, oltre €.300.000,00 per liberare da erbe e alberi secchi le proprietà comunali (la precedente amministrazione ha speso il predetto importo in 5 anni), abbattendo poi finanche alberi non secchi in via Pisacane, o vegeti alberi secolari (vi è il video del figlio della titolare di una ditta che taglia un albero in Via Lecce): non si è intervenuti nella proprietà comunale o concessa in comodato al Comune che costeggia la strada ferrata (ex proprietà Gravili), concausa del disastro, ove vi erano arbusti alti secchi, alberi, con parte di vegetazione seccai, un’area in totale degrado ed ad elevato rischio incendio (poi verificatosi).
Inutile rimarcare l’attenzione posta da mesi su tale problema dal Ministero, Regione, Prefetture, Vigili del Fuoco e Protezione civile: San Pietro plaude a selfie e festeggiamenti, la prevenzione non dà visibilità, se non negativa, quando si verificano disastri.
Il Sindaco Argentieri ha ringraziato chi è intervenuto sul territorio a tutela della pubblica incolumità.
Bene!
Ha omesso tuttavia di scusarsi con:
a) centinaia di persone che hanno subito disagi per i ritardi dei treni, molte delle quali costrette all’utilizzo del servizio sostitutivo dei bus;
b) Il Prefetto di Brindisi (neanche ringraziato), che ha dovuto coordinare una attività volta a monitorare ogni aspetto (dalla tutela dei passeggeri e dei lavoratori sui treni, alla sicurezza della rete ferrata etc.);
c) Ferrovie dello Stato ed RFI che hanno subito i maggiori danni, nonostante, ogni anno, inviano a tutti i Sindaci, i cui territori sono attraversati dai binari, finanche la bozza del provvedimento da emettere per ordinare la messa in sicurezza di terreni ove vi sia pericolo per il transito dei treni;
d) i cittadini per la distruzione di una pineta.

Il Sindaco, nella sua veste e qualità, nulla ha fatto per mettere in sicurezza anche i terreni di proprietà del Comune (presi in carico da Rollo nel 2009 con obbligo di acquisizione), e quelli già di proprietà del Comune (ex proprietà Gravili). Vi è stato un decesso (in questa occasione è successo ad un incolpevole cane), ci siamo elevati alla ribalta nazionale per i disastri causati, ma ancora il sindaco non ha preso coscienza delle proprie gravi responsabilità. Mai, negli ultimi 20 anni, si è vissuta una situazione simile!!! Auspichiamo che RFI e Ferrovie dello Stato non richiedano al comune i danni per i bus sostitutivi, e/o per quanto potranno essere costretti a rimborsare ai viaggiatori a causa del ritardo; o che questi ultimi non richiedano danni direttamente all’ente: se malauguratamente così fosse, non basterà accusare sempre gli altri per coprire la grave omissione, tutta in capo a chi aveva non solo il dovere di emettere l’ordinanza richiesta da RFI, ma anche di vigilare sulla sua esecuzione per sanzionare eventuali inadempienti (quindi anche la stessa Amministrazione). Quando accadono eventi simili, la responsabilità è solo di chi oggi amministra, per le oggettive gravi omissioni. Argentieri poi dimentica che gli ultimi 19 anni sono stati così gestito: Argentieri 8 anni (7 anni come vice sindaco di Rollo e Renna ed un anno da sindaco), Rizzo 10 anni; un anno di commissariamento. Il ruolo del “io cado dalle nuvole” è a dir poco ridicolo, anzi preoccupante visti i risultati: un povero cane arso vivo, il danneggiamento di beni pubblici, l’interruzione di servizi, il costo per l’impego di risorse pubbliche, materiali ed umane, per porre rimedio al disastro, i danni e disagi a numerosi passeggieri ed Enti, come sopra indicati. Ma state sereni e non abbiate timore: come affermato da Argentieri in consiglio comunale la colpa è sempre di Rizzo per cui...al prossimo selfie!".

Redazione

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