La sindaca di San Pietro Vernotico, Maria Lucia Argentieri, replica con un comunicato al gruppo "Insieme per Rizzo", sulla questione dell'incendio scoppiato qualche giorno fa alle spalle della stazione ferroviaria. Questo il testo integrale.
"Mamma mia quanto fervore! Abbiamo soltanto sollevato la questione "incendio stazione" in consiglio comunale, dopo l'ennesima pregiudiziale scaturita dalla mancanta corretta lettura degli atti! Adesso si mettono in discussione persino i pareri dei dirigenti e del revisore dei conti!
Era sembrato strano che il consigliere Rizzo non avesse scritto niente contro l'Amministrazione riguardo l’incendio, e voi credete che non lo abbia fatto prima perché non voleva infierire? Chi non voleva infierire? quello dei 100 accessi agli atti e della denuncia facile? Non è uscito in anticipo questa volta perché conosceva le sue inadempienze sulla situazione.
Quell'area è ancora di proprietà delle Ferrovie dello Stato perché il consigliere Rizzo, dal 2010 (anno in cui è diventato sindaco per la prima volta), non ha concluso la procedura di esproprio iniziata dal sindaco Rollo nel 2009. Dal 2010 al 2020, nonostante i ripetuti solleciti delle Ferrovie dello Stato, l'ex sindaco si è recato a Bari soltanto nel 2020 ed ha sottoscritto un verbale (mai protocollato al comune) nel quale RFI chiedeva di conoscere in tempi brevissimi gli intendimenti del comune, considerata l'urgenza di operare interventi di manutenzione su quell’area oggetto d’incendio. Il comune avrebbe dovuto rispondere entro sette giorni dal 22/10/2020, ma non ha mai risposto!!! Un'inerzia allucinante, durata ben 10 anni. Le bugie hanno le gambe corte e stanno venendo tutte a galla.
A stretto giro definiremo la questione “esproprio” con le Ferrovie dello Stato. Sin dal primo giorno abbiamo instaurato buoni rapporti con loro e, in tre giorni, hanno realizzato la messa in sicurezza dei binari in contrada Artisti, intervento che nessuno aveva richiesto negli ultimi dieci anni. Abbiamo inoltre concordato l’accesso al secondo binario dal retro della ferrovia, per rendere la stazione accessibile a chi ha difficoltà motorie.
Stiamo costruendo rapporti che qualcuno ha demolito negli anni. La nostra Amministrazione è determinata a sanare queste ferite del passato e a lavorare per il bene comune, dimostrando con fatti concreti che una gestione attenta e responsabile può fare la differenza.
La mancanza di obiettivi concreti e costruttivi della minoranza è un male che trascina il nostro Paese verso il basso. Invece di contribuire con idee e proposte utili, si preferisce dedicare il tempo e le energie a sabotare chi sta cercando di costruire qualcosa di positivo. È un comportamento non solo meschino, ma anche profondamente dannoso per l'intera comunità.
È ora che la minoranza si assuma la responsabilità di trovare un percorso costruttivo, uno scopo che permetta di contribuire in modo positivo, perché solo così possono sperare in una ripresa politica. Diversamente, sono politicamente finiti. La mancanza di obiettivi personali è una piaga che mina non solo l'individuo, ma anche l'intera società. Quando le persone non hanno uno scopo proprio, tendono a riversare la loro insoddisfazione sugli altri. Stanno cercando di distruggere il nostro entusiasmo, di sfiancarci continuamente sperando probabilmente nelle nostre dimissioni. È un comportamento meschino e patetico, frutto di un vuoto interiore che non riusciranno a colmare.
Criticare è legittimo. Si può criticare sulle scelte politiche, sulla mancata partecipazione a un bando, sulla realizzazione di un’opera piuttosto che un’altra. Questo dovrebbe essere il ruolo della minoranza. Continuiamo a sperare e a immaginare una politica diversa, una politica che metta al primo posto il bene comune".