La pandemia e l'emergenza sanitaria in corso possono cambiare stili di vita, modo di relazionarsi, abitudini e consuetudini, ma non possono spegnere la fede, la devozione e le antiche tradizioni.
E' così che la secolare festa in onore di Sant'Antonio Abate è pronta a tornare, seppur in maniera differente da tutti gli altri anni. Una festa quella dedicata al Patrono di Novoli, venerato e celebrato in diverse città d'Italia, che affonda le sue radici nell'epoca bizantina, quando nel Salento si diffuse il culto per i Santi orientali. Sant'Antonio, infatti, è stato un abate ed eremita egiziano considerato il fondatore del monachesimo cristiano e il primo degli abati, ed è protettore della Città di Novoli dal 1644; una grande fede e devozione popolare accomuna il popolo novolese che ogni anno organizza per Lui una festa alla quale prendono parte anche i cittadini dei paesi limitrofi, dando risalto all'elemento cardine del culto di Sant'Antonio: il fuoco. Famosa è, infatti, la grande Fòcara, unica nel suo genere, che ogni anno si accende in onore dell'abate egiziano, nei giorni dal 16 al 18 gennaio, suggellando una serie di appuntamenti religiosi e folcroristici che rappresentano l'anima del popolo novolese.
E oggi, 6 gennaio, festa dell'Epifania, si darà il via al programma di festeggiamenti, che quest'anno, causa Covid-19, porterà con sè dei cambiamenti, a cominciare dal luogo in cui sarà posizionato il mega falò, composto da migliaia di tralci, scarto della potatura dei vitigni delle campagne nord salentine, e che sarà eretto, dopo più di sessant'anni, nella piazza intitolata al Santo, di fronte al Santuario in cui sono conservate le sue reliquie, con lo scopo principale di agevolare i festeggiamenti ed evitare il rischio assembramenti. Il tutto sotto la direzione artistica di Tonio De Nitto; l'idea, invece, e la cura della produzione esecutiva, è affidata a Mirko Piro. Si inizia oggi, quindi, alle ore 18.30, con l'intronizzazione del simulacro del Santo, dopo la celebrazione eucaristica presieduta da Mons. Cristoforo Palmieri, che darà il via alla Novena. Domenica 10 gennaio, alle ore 19.30, in Chiesa, si terrà una video-conferenza sul tema “La vita di S. Antonio Abate, fonte di luce per il nostro secolo”, che vedrà in collegamento dall'Egitto Sherine Helmy Salama, cristiana ortodossa. Giovedì 14 gennaio, invece, dopo la Santa Messa celebrata da Papàs Nik Pace, si terrà una conferenza sul tema: “Considerazioni sulla vita monastica in Oriente partendo dall’esempio di Antonio il Grande”, e si svolgerà, in diretta streaming, l'assegnazione del Premio letterario Nabokov dedicato al giornalista Rai scomparso quest'anno a causa del Covid, Pino Scaccia. Il 15 gennaio, alle 19.30, è prevista la veglia di preghiera animata dai giovani di Novoli, mentre il 16 gennaio si svolgerà, in maniera virtuale, la consueta "benedizione degli animali" sul sagrato della Chiesa, in un momento di preghiera e di raccoglimento in cui il parroco benedirà gli animali, presenti e ricorrenti nella vita e nella storia di Sant'Antonio, nonostante l'impossibilità della loro presenza fisica. In serata, poi, si accenderà la Fòcara, elemento simbolo della festa, il tutto trasmesso in diretta su Telenorba. Il 17, invece, alle ore 10.30, la Celebrazione Eucaristica sarà officiata da Sua Eccellenza Mons. Michele Seccia, Arcivescovo Metropolita di Lecce. In serata, sempre in diretta streaming, presso il Teatro di Novoli si svolgerà lo spettacolo dell'Associazione LiberArs, dal titolo: "Un Santo. Una messa a fuoco differente". Del programma definitivo e in maniera più articolata, se ne parlerà durante la conferenza stampa di venerdì 8 gennaio 2021, alle ore 11, nella Chiesa intitolata al Santo del Fuoco.
"Stiamo organizzando una festa per il nostro protettore che si svolga nel pieno rispetto delle norme anti-Covid e nella massima sicurezza per tutti. E' un appuntamento al quale non vogliamo nè possiamo rinunciare, perché troppa è la fede e la devozione che noi tutti nutriamo per Sant'Antonio Abate. Sarà una festa diversa, più intima ma non meno sentita"- dichiara il Sindaco di Novoli, Marco De Luca, che conclude dicendo: "Ci rattrista il fatto di non poter vivere pienamente e come abbiamo sempre fatto, i tanti piccoli momenti di festa dove incontrarci rappresentava l'aspetto più bello ed importante, ma sono sicuro che tutti capiranno la necessità di fare le cose con la massima attenzione".