Spazi agricoli di comunità, cambiamenti climatici, produzione energetica diffusa e condivisa, misura territoriale. Sono alcuni dei temi sui quali si aprirà un confronto pubblico nelle prossime date del Mercato del Giusto,
a giugno e luglio, in piazza a Melpignano.
Con l’estate gli appuntamenti del Mercato del Giusto tornano serali: per quattro venerdì, a partire dal tramonto, i banchi dei produttori consapevoli si dispongono lungo i portici della piazza, abbracciando il dibattito e gli ospiti. Ad accompagnare ciascun appuntamento un’esibizione di musica dal vivo.
Il primo appuntamento si è tenuto venerdì 10 giugno, dalle ore 19, in Piazza San Giorgio con "Germogliano nuove comunità. Semi e fermenti si racconta".
I referenti dei progetti vincitori dell’avviso pubblico "Semi e Fermenti", bandito dal Comune di Melpignano per la gestione di spazi agricoli collettivi, si raccontano.
Durante la serata c'è stata la restituzione, in musica, del lavoro che i ragazzi della classe I della scuola secondaria di primo grado "Oriolo e Ceccato" hanno svolto all'interno del progetto "Giovani Ambasciatori di Sostenibilità Ambientale", promosso dal Consorzio Universitario Interprovinciale Salentino e condotto dai dipartimenti DISTEBA e DSSSU dell'Università del Salento.
Per darsi appuntamento al prossimo Mercato del Giusto, in chiusura l'esibizione de "La Répétition - orchestra senza confini" diretta da Claudio Prima e Giovanni Martella.
Il calendario degli appuntamenti del Mercato del Giusto andrà avanti per tutta l'estate e porterà nella piazza di Melpignano, insieme ai produttori: Luca Mercalli, meteorologo, climatologo, divulgatore scientifico di fama internazionale, la Comunità Energetica di Melpignano, in fase di costituzione e ad oggi la più grande a livello nazionale (il 24 giugno), e Patrizio Roversi, volto di un turismo lento, capace di valorizzare e raccontare le bellezze dei centri minori (il 15 luglio).
"Il Mercato del Giusto - ricorda la sindaca, Valentina Avantaggiato - nasce come uno spazio pubblico di confronto su ciò che di buono e giusto offre la Terra. Uno spazio per far incontrare contadini e produttori del territorio e cittadini, per riflettere insieme su temi e problematiche del nostro tempo e del nostro territorio. Nasce dalla volontà di aprire una riflessione pubblica sul futuro di questi luoghi.
Questo territorio rischia la desertificazione: ampie aree di terra, precedentemente custodite all'ombra dei nostri ulivi, rimarranno scoperte e bruciate dal sole, con conseguenze nefaste anche a causa dei cambiamenti climatici, che in questo lembo di terra già da qualche anno impattano in maniera evidente.
Il clima sta cambiando e questo territorio deve costruire il proprio futuro agricolo e non solo, dopo la fine della monocultura dell'olivo. Biodiversità, multifunzionalità agricola, welfare ruale, innovazioni tecnologiche e comunità energetiche come alternativa al agrifotovoltaico che minaccia le nostre campagne, possono essere le strade per prenderci cura di ciò che viviamo ogni giorno, e chi in questa Terra ci vuole vivere non può che pretendere che di ciò si discuta, pubblicamente!".