Hanno preso spunto da Samara Morgan, il personaggio immaginario femminile del film statunitense “The Ring” del 2002, i tanti che negli ultimi tempi hanno dato via al ‘Samara Challenge”, la sfida di fine estate che dilaga per le strade e sul web.
Veste bianca e capelli lunghi e neri che coprono il volto, a volte con un coltello (finto) in mano; così si presenta la protagonista della nuova bravata, un’“americanata” direbbero alcuni, che con il buon senso e con le nostre abitudini e mentalità non ha nulla a che vedere. Una bravata di cattivo gusto, che da giorni ha movimentato piazze e strade di tantissime città, da Napoli, a Roma, a Torino, fino ad arrivare nel Salento, come ad esempio a Ceglie Messapica, Taranto, Latiano, ma anche Surbo, Trepuzzi e Squinzano. Lo scopo è quello di spaventare i passanti e farsi riprendere per postare i video sui social network, in questi giorni sovraccarichi di foto e video che ritraggono gli emuli della bambina-fantasma aggirarsi per le vie cittadine o per le campagne, provocando paura e spavento in moltissimi ragazzini, ilarità in alcuni adulti, ma anche tanta indignazione, al punto da registrare, in alcuni paesi, casi di aggressioni e reazioni violente che hanno trasformato il goliardico fenomeno della ‘Samara Challenge’ in qualcosa di più pericoloso.
Secondo molti, non si tratterebbe né di psicosi né di follia, ma potrebbe essere semplicemente un modo per molti di occupare del tempo libero e vincere il senso di noia, disagio e insoddisfazione che dilaga nella vita delle nuove generazioni, se non un estremo bisogno di apparire, cercando di fare notizia sul divertimento e la goliardia condita di violenza. “Bisogna evidenziare che questi stupidi “giochi” possono causare serie conseguenze, sia a chi partecipa attivamente alla sfida, travestendosi e scattando foto per poi condividerle sui social, sia alle persone che, colte di sorpresa, possono spaventarsi ed avere reazioni imprevedibili” - questo quanto riportato dal sito della Polizia Postale, che in virtù di questo invita genitori, educatori e familiari, a dialogare molto di più con i propri figli e nipoti, prevenendo conseguenze più serie, sia fisiche che psicologiche, augurandosi che questo nuovo pericoloso gioco passi presto di moda, come tante altre sfide lanciate sul web e poi finite nel dimenticatoio.