Già dallo scorso Dpcm, il Governo aveva preso la decisione di suddividere cromaticamente l'Italia, decisione riconfermata e che in questa fase prevede controlli ancora più rigidi, evitando di abbassare la guardia soprattutto nel periodo delle festività sempre più vicino. Ecco le misure contenute nel nuovo Dpcm che sarà in vigore da oggi, 4 dicembre 2020, e che disciplinerà il comportamento degli italiani sia in casa che fuori. Dal 21 dicembre al 6 gennaio, in tutta Italia, sarà vietato spostarsi dalla propria Regione. Il 25 dicembre, il 26 dicembre e l’1 gennaio sarà vietato anche spostarsi da un Comune all’altro. Le eccezioni sono motivi di salute, urgenza o “stato di necessità” (ad esempio assistenza a persone non autosufficienti), oltre alla possibilità di rientrare nel proprio domicilio, o nella propria residenza. Non è ammesso recarsi nelle seconde case. Resta il coprifuoco dalle 22 alle 5, dal 4 dicembre e fino al 6 gennaio. Per Capodanno (31 dicembre, giorno di San Silvestro, sarà dalle 22 alle 7 dell’1 gennaio); si raccomanda di non ricevere in casa persone non conviventi.
Il 25, il 26, il 31 dicembre, e l'1 gennaio, i ristoranti saranno aperti a pranzo; per il resto rimane tutto invariato, con chiusura alle 18 e fino alle 22, solo per l'asporto, così come per i bar. I negozi sono aperti fino alle ore 21, tutti i giorni, fino al 6 gennaio. Restano chiusi all’interno dei centri commerciali il sabato, la domenica, e nei giorni di festa. Dal 21 dicembre e fino all’Epifania scatta una regola più rigida: tutti coloro che torneranno dall’estero dovranno osservare il periodo di quarantena. Per evitare la quarantena bisognerà rientrare in Italia prima del 20 dicembre. Gli impianti sciistici saranno chiusi dal 4 dicembre al 6 gennaio, mentre dal 21 dicembre al 6 gennaio ferme tutte le crociere.
Dal 7 gennaio tutti gli studenti tornano a scuola, e la didattica in presenza dovrà essere assicurata anche nelle scuole superiori per il 75 per cento degli studenti. Rimane il divieto di assembramento e l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto e al chiuso. I sindaci potranno emettere ordinanze per chiudere strade e piazze per evitare gli affollamenti, e in tutte quelle zone dove c’è il rischio che si verifichino assembramenti. L’8 dicembre, inoltre, avrà il via l’Extra cashback di Natale, che prevede che chi paga con carte e app avrà un rimborso del 10% su tutti gli acquisti effettuati entro il 31 dicembre. Ci sarà un rimborso che potrà arrivare fino a 150 euro.
E intanto ora si attende la decisione del Ministro della Salute in merito ai colori delle Regioni; si parla di un probabile cambio di colore della Regione Puglia che potrebbe tingersi di giallo, decisione non condivisa dall'epidemiologo e Assessore alla Sanità pugliese Pier Luigi Lopalco, che dice: "Ho molta paura che l'effettivo rischio non venga compreso dai cittadini, e ho ancora più paura di un 'libera tutti', perché essere in zona gialla per molti potrebbe significare che non ci sia più pericolo. Preferirei per ora restare in zona arancione". Sempre Lopalco, poi, azzarda un'altra previsione: "i rientri previsti in Puglia per il periodo di Natale sarebbero circa 30 mila, come già successo a marzo scorso, vista la possibilità data dal decreto di raggiungere il proprio domicilio o la residenza", e aggiunge: "la Regione sta pensando di reintrodurre l'autocertificazione, che nei mesi scorsi aveva funzionato, insieme alla possibilità di prenotare contemporaneamente il test rapido da effettuare nei drive-through messi a disposizione dei cittadini". "Meglio, però, rimandare i festeggiamenti- conclude Lopalco- il virus lo stiamo combattendo, ma c'è".