Solitamente nel periodo pre-natalizio si aspettano i regali, le sorprese, l'arrivo dei parenti, la scoperta del menù da degustare il giorno di festa, invece nel 2020 si attende il Dpcm.
Questa sigla che abbiamo imparato tutti a conoscere in questi mesi di pandemia e lockdown, e che adesso dovrebbe regolare gli spostamenti e i comportamenti di tutti in vista del Natale. In attesa di questo, e quindi di regole ben definite e definitive, ieri il Governo e le Regioni si sono confrontati e hanno rimarcato la necessità di osservare due punti, dai quali non si può prescindere: rispettare i limiti di orario e limitare quanto più possibile gli spostamenti tra le Regioni.
Lo dice anche il Ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, che palesa l'intenzione di proporre ancora, anche nel mese di dicembre, "un divieto di mobilità, anche per le aree gialle, così come il divieto di rientrare a casa dopo le 22". "Solo così, sarà più facile e fattibile prevenire una terza ondata, che ci colpirebbe ad inizio anno"- continua Boccia. Solo proposte, per ora, che potranno o no diventare decreto solo una volta seduti in Parlamento. Oltre al prossimo Dpcm, quindi, che partirà dal 4 dicembre, si pensa a misure e regole da adottare appositamente per il periodo delle festività, che sarà in vigore in linea di massima da metà di dicembre e fino ai primi giorni di gennaio 2021. Si dovrà valutare l'orario di inizio della Messa di Natale insieme alla Cei, l'apertura di ristoranti nei giorni di Natale e Capodanno, e sarà certamente confermato l'invito ad evitare assembramenti a tavola, soprattutto se in presenza di nonni e persone anziane, consigliando sempre, in caso di ritrovi in famiglia, la giusta distanza e l'utilizzo della mascherina.