Ieri, domenica 13 dicembre 2020, è stato “illuminato” l’Albero di Natale “in ricordo dei cari defunti” nel piazzale interno del Cimitero Comunale di Monteroni.
La ditta “Luminarie Manca” ha voluto offrire tale iniziativa in memoria di “Mesciu Francu”, Franco Manca, con un intenso momento di commozione, ricordando il fondatore dell’omonima ditta di luminarie scomparso tempo fa. L’Amministrazione Comunale, nella persona della sindaca Mariolina Pizzuto e dell’assessore alla cultura Ramona Visconti, ha voluto condividere tale iniziativa, considerando che i cittadini che hanno dedicato, con costante passione e abnegazione, la loro vita al lavoro sono degni esempi di grata menzione civile e morale, molto importante per la crescita umana di ogni comunità.
Lo stesso Papa Francesco, in un discorso di ringraziamento a tutti coloro che hanno realizzato quest’anno il presepe e l’albero, ha desiderato sottolineare che ambedue i riferimenti natalizi rappresentano “le icone del Natale”, identificate in questo particolare periodo come “segni di speranza”.
L’albero è stato poi benedetto dal parroco della Comunità Parrocchiale “Maria SS. Ausiliatrice” don Giorgio Pastore, che, esprimendo intensa partecipazione al dolore di quanti in questi giorni natalizi ricordano i parenti scomparsi, ha invocato il dono della speranza cristiana e il conforto della fede.
La famiglia Manca ha desiderato sottolineare il proprio gesto come un segno che rappresenta viva testimonianza di vicinanza al caro Franco e ai defunti di ogni famiglia: “Il nostro Franco sentiva la festa del Natale in modo particolare, forse anche perché era il giorno del suo compleanno. Abbiamo pensato di posizionare l’albero di Natale nel piazzale del cimitero, con la speranza che il nostro congiunto e tutte le altre persone che non sono più presenti tra noi continuino a guardarci da lassù in questa ricorrenza che celebra la salvezza, rimanendo sempre uniti nell’amore, come facevamo un tempo”.
Nella mattinata, l’albero è stato decorato con le foto-ricordo dei cari scomparsi e con diverse lettere di saluto; non è mancato un momento di solidarietà, per rispolverare un’antica “pratica popolare” denominata “a suffragio”. L’albero è stato poi acceso nel rispetto delle limitazioni imposte dall’emergenza sanitaria, presenti autorità civili, militari e componenti della famiglia Manca.