É alquanto impensabile, non dedicare la giusta attenzione ad un ragazzo che della scrittura e del giornalismo, oltre che di un lavoro, ne fa anche una passione. E vince pure.
Il giovane Alessandro Colonna, di Monteroni, 21 anni, ha portato a casa il premio nazionale “Giornalisti Nell’Erba 2017”, un progetto nazionale ed internazionale di giornalismo e comunicazione ambientale dove interagiscono professori, giornalisti, imprenditori e ricercatori, patrocinato dal Ministero dell'Ambiente, dal Comune di Roma e dalla Regione Lazio, con il sostegno del Consiglio nazionale dell'Ordine dei Giornalisti, della Fnsi e della Lega Navale Italiana. Un grande successo per l’aspirante reporter 21enne, studente di Scienze della Comunicazione presso l’Università del Salento e collaboratore di TgMonteroni.it.
Dopo aver conquistato l’accesso alla finale di quest'ultima edizione che ha visto la partecipazione di migliaia di giovani e giovanissimi aspiranti reporter, Alessandro Colonna si quindi è classificato primo nella fascia 18-29 anni con il suo cortometraggio dal titolo “Panta Rei”, in cui si simulava un servizio giornalistico per portare all’attenzione un tema ambientale. È un film inventato che descrive la situazione del Salento a livello ambientale e sanitario, trattando ad esempio l'inquinamento dell'aria e l'aumento di gravi malattie.
Il corto è stato realizzato con la collaborazione di un cast tutto monteranese, di cui hanno fatto parte Giorgio Longo (“Gabe”), Chiara Fasanelli, Leonzio Colonna, Elio Fasanelli, Tonia Maniglia e Francesco Spedicato.
“Aver conquistato la finale - racconta Alessandro - con la possibilità di venire a Roma per me era già un premio. Ho avuto così la possibilità di visitare per la prima volta una bellissima città. Devo rivolgere un doveroso ringraziamento al mio amico Giorgio Gabe, che mi ha dato una mano fondamentale per le riprese, e a tutti coloro che hanno collaborato e partecipato alla realizzazione del corto. Non ce l’aspettavamo, ma è un primo posto che ripaga il nostro impegno”.
“L’atmosfera che abbiamo vissuto - aggiunge - è stata davvero emozionante, tra temi importanti e giornalisti delle maggiori testate e tv nazionali. Il mio finto film, che però evidenzia un problema vero e drammatico, ha colpito nel segno. Tramite l’idea di una pellicola inventata ho avuto la possibilità di esprimermi su un tema così importante e delicato.
Dedico questo riconoscimento ai miei genitori e a tutto il Salento, con l’auspicio che questa triste rotta possa essere invertita al più presto. Spero soprattutto in una reazione delle istituzioni, affinché difendano concretamente, e non solo a parole, la bellezza della nostra terra e la salute di tutti noi”.