Semplicemente strepitosi. Più forti delle beghe di palazzo e dei biscotti organizzati. Più forti dei torti arbitrali e delle leghe antimeridionali.
Più forti dei poteri forti che ne hanno combinate di cotte e di crude contro i giallorossi. Più forti della sfortuna, degli infortuni e delle stucchevoli polemiche. Più forti di tutto, sono stati oggi i giallorossi.
È un capolavoro, confezionato in terra emiliana, frutto dell'abnegazione e del sacrificio dei dirigenti, del Presidente Sticchi e del maestro di calcio, Pantaleo Corvino. È il trionfo di mister Gotti, che ha dato serenità, sostanza e forma a questa squadra. Soprattutto però è il trionfo dei nostri ragazzi, coraggiosi e audaci, bravi e determinati, e dell'incredibile tifo giallorosso, che ha accompagnato i nostri eroi su ogni campo e che oggi ha riempito il Mapei Stadium, trasformatosi per un giorno in Via del Mare.
Anche quest'anno i gufi sono scomparsi, le malelingue tacciono e i veri supporters brindano.
Sarà un caso, ma da quando quella colonna ha rivisto S. Oronzo issarsi lassù, non c'è nulla da fare per nessuno e la serenità e l'aria di festa pare ricoprire il cielo giallorosso. Il risultato finale: 3-0 è più di un marchio di fabbrica per noi leccesi. Il Lecce era atteso da un impegno difficilissimo in casa del Sassuolo, che aveva il compito di vincere a tutti i costi per tirarsi fuori dalla zona rossa della classifica. I risultati del sabato non erano certo favorevoli ai salentini, dato che l'Empoli batteva incredibilmente il Napoli e il Verona si portava a quota 31, battendo al 95' l'Udinese.
Il Sassuolo, nelle ultime prestazioni, aveva dimostrato anche una costante crescita, come dimostrato dal pareggio contro il Milan, dove gli emiliani hanno avuto anche la chance per portarsi sul 4-1 e chiudere il match, conquistando i tre punti.
Nei bassifondi della classifica può realmente accadere di tutto ed è difficile prevedere una quota salvezza.
Nei cinque precedenti, il Lecce non aveva mai vinto in terra emiliana, subendo tre sconfitte e ottenendo solo due pareggi. Per la circostanza, Gotti doveva rinunciare a Ramadani e Almqvist, oltre al duo Kaba e Banda, ormai perso fino al termine della stagione. Si trattava di assenze pesanti, ma il tecnico di Adria poteva schierare una squadra di tutto rispetto. In difesa erano tutti confermati, visto che in 3 partite su 4, il Lecce non aveva subito gol. A centrocampo, invece, grosse novità, con le scelte di Rafia e Oudin. Gotti poi inseriva insieme Piccoli e Krstovic dimostrando, almeno sulla carta, di avere coraggio.
Si giocava poi al Mapei Stadium, ma, in verità, sembrava il Via del Mare, dati i tantissimi tifosi giallorossi, oltre quattro mila.
Il 4-4-2 di Gotti prevedeva Oudin al posto di Almqvist, Dorgu a sinistra e Rafia e Blin centrali.
Nei minuti iniziali, il Lecce è guardingo e compatto, in modo da non dar spazio fra centrocampo e difesa.
Il primo corner è per i giallorossi e al 5' Blin si divora il gol su cross di Oudin.
Il Sassuolo, nei primi minuti, non fa pressing alto, mentre i salentini sono aggressivi.
Al 9' Oudin batte una punizione da sinistra e Gendrey schiaccia di testa sul secondo palo realizzando l'1-0 giallorosso.
Ora il Lecce controlla la gara e le due punte si alternano nell'inserimento. Al 14' Gallo crossa per Dorgu che batte il portiere avversario per il 2-0 salentino. Per Patrick è il secondo gol da professionista.
Il Lecce si chiude bene, Blin e Rafia schermano perfettamente la difesa, le fonti di gioco del Sassuolo sono spente e gli emiliani si affidano solo ai calci da fermo.
Al 24' Pinamonti anticipa Gallo di testa e la palla esce fuori di un soffio. Un minuto dopo è Defrel a calciare dal limite.
Il Sassuolo è vivo e la gara non è chiusa.
La pressione emiliana si fa sentire, ma i giallorossi sanno ripartire. Così al 25' il Lecce è insidioso sul lato di destra con Gendrey e Oudin.
I salentini, in questa fase, sono troppo bassi e concedono punizioni e corner.
Al 32' riparte Krstovic e al 33' su cross di Gallo è Piccoli ad essere affossato in area. Doveri fischia però contro l'attaccante salentino.
Al 40' il Lecce va vicinissimo al terzo gol: Dorgu serve Krstovic, il quale lancia Piccoli, fermato solo all'ultimo. Un minuto dopo, Dorgu crossa per Gendrey che sfiora ancora il gol.
Al 44' Oudin si divora il gol da due metri dalla porta, dopo uno splendido slalom di Piccoli.
Nella ripresa, il Sassuolo effettua un triplo cambio con Volpato, Doig e Mulattieri in campo.
Il Lecce è subito pericoloso con Krstovic al 1'.
Al 2' Gendrey sbaglia il cross per Krstovic.
I giallorossi sono attivi fin da subito e collezionando due corners. I salentini sono aggressivi e gli emiliani faticano a giocar palla.
Al 53' occasionissima per il Lecce che sfiora il 3-0 con Dorgu, il cui tiro viene salvato sulla linea.
Al 55' Gonzalez sostituisce Rafia.
Il Sassuolo ha Mulattieri e Pinamonti in avanti, ma i rifornimenti latitano, per i meriti del Lecce che non concede spazi. Gli emiliani arrivano fino alla trequarti, ma poi sono improduttivi. Ormai si affidano ai lanci lunghi.
Al 60' il gol di Piccoli chiude la gara su bel passaggio di Krstovic. Qualche minuto dopo, Dorgu semina il panico, ma tira debolmente.
Al 65' l'assist di Dorgu è perfetto, ma PICCOLI spreca tutto da due passi.
Al 68' anche Oudin va al tiro, e un minuto dopo ancora Piccoli sfiora il gol.
Al 70' il Sassuolo si affaccia nell'area giallorossa. Due minuti dopo ancora il Sassuolo insidioso
Al 75' Gotti mette Berisha (esordio in campionato) e Sansone, al posto di Dorgu e Piccoli. Un minuto più tardi, Krstovic va vicino alla marcatura personale.
Ora il Lecce fa vedere i gioielli di famiglia e non è un caso che Berisha, Dorgu, Gonzalez provengano tutti dalla Primavera. Cantano i tifosi leccesi perché la serie A è messa in cassaforte.
Al minuto 82' Baschirotto salva sulla linea di passaggio per Mulattieri e subito dopo Venuti sostituisce Gendrey e Pierotti subentra a Krstovic.
Al 91' Pierotti cerca l'assist per Sansone e sfiora il quarto gol.
Si conclude il match con la strameritata vittoria salentina. La gara col Monza sarà importante per vedere se i giallorossi potranno festeggiare in anticipo la permanenza in A.