Report incidenza tumori nella ASL di Lecce: strumento per valutare i fattori di rischio sulle malattie neoplastiche

a cura della 18 Marzo 2023

È stato pubblicato su Puglia Salute l’ultimo Rapporto sui tumori nella ASL Lecce, con un'analisi dei dati relativi al periodo 2013-2017, a cura dell'Unità di Statistica ed Epidemiologia -

Registro Tumori e del Coordinamento Registro Tumori in collaborazione con l’Agenzia Regionale Strategica per la Salute ed il Sociale (AReSS).

La fonte dei dati è il Registro Tumori Puglia, la struttura tecnico-scientifica della Rete Oncologica Regionale che funge da strumento informativo rivolto non solo agli operatori sanitari, ma anche alle associazioni e a tutti i cittadini. Ha, pertanto, il compito di raccogliere e analizzare i dati anagrafici e sanitari relativi ai casi diagnosticati di neoplasia nel territorio salentino, assicurando l'omogeneità delle procedure di rilevazione e di elaborazione dei dati.

Il Rapporto sui Tumori ASL Lecce, che riporta i dati di incidenza, prevalenza, ricoveri, sopravvivenza e mortalità, fotografa la reale epidemiologia oncologica del nostro territorio focalizzandosi sull’ultimo quinquennio 2013-2017 ma valutando anche i trend storici, disponibili dall’anno 2003. Il rapporto è accompagnato da uno studio più dettagliato relativo ai dati di incidenza per singolo Comune e Distretto Socio Sanitario e un focus sul tumore polmonare.

Il documento è anche un utile strumento per studiare i fenomeni e per approfondire l'eventuale impatto dei fattori di rischio sulle malattie neoplastiche.

Del gruppo di lavoro hanno fatto parte: Fabrizio Quarta, Anna Melcarne, Lucia Bisceglia, Costanza Arciprete, Giovanna Di Mitri, Maria Grazia Golizia, Cosimo Greco, Dante Parlangeli.

Secondo gli ultimi dati, nell'ultimo quinquennio esaminato dal registro tumori (2013-2017) sono state registrate 4867 nuove diagnosi di neoplasia ogni anno, 2647 (54%) tra gli uomini, 2220 (46%) tra le donne. L'11% delle diagnosi è rappresentato dalle emopatie maligne (linfomi, leucemie e mielomi), il restante 89% è rappresentato dai tumori solidi. Le cinque neoplasie più frequenti tra gli uomini nel 2013-2017 sono state quelle di polmone, prostata, colon-retto, vescica e del distretto testa-collo.
Le cinque neoplasie più frequenti tra le donne nel 2013-2017 sono state quelle di mammella, colon-retto, polmone, tiroide e corpo uterino. Il confronto con il dato regionale evidenzia eccessi rilevanti nel genere maschile per i tumori del polmone (+24%) e della vescica (+17%). Sono altresì osservati eccessi più contenuti per il genere femminile per i tumori colo-rettali, ovarici e polmonari.
Si osserva un vantaggio in termini di minore incidenza rispetto alla media regionale per i tumori gastrici ed epatici in entrambi i generi.
In generale i tassi standardizzati di incidenza sono diminuiti negli ultimi dieci anni dell'1,3% ogni anno tra gli uomini. I tassi tra le donne sono invece complessivamente stabili (-0,1%/anno). Nel genere maschile si rilevano soprattutto diminuzioni dei tassi di incidenza dei tumori del polmone (-3% ogni anno) e della prostata (-2,9% ogni anno).
Sono inoltre in diminuzione i tassi di incidenza delle leucemie in entrambi i generi (-2,3% e -5,9% ogni anno rispettivamente per maschi e femmine), dei tumori dello stomaco (soprattutto nel sesso femminile: -4,6% ogni anno), dei tumori della tiroide (soprattutto nel sesso femminile: -3,5% ogni anno) e dei tumori del fegato (soprattutto nel sesso maschile: -3,3% ogni anno).
Tra i principali tumori gli aumenti più rilevanti dei tassi d'incidenza si sono registrati in entrambi i generi per i melanomi i cutanei (approssimativamente +6% ogni i anno) e, limitatamente al genere femminile, per i tumori del pancreas (+4,1% ogni i anno) e del polmone (+2,6% anno). La grande maggioranza dei tumori (92% i tra i maschi, 83% tra le femmine) è diagnosticato in soggetti dai 50 anni di età in su, solo 4 casi su 1000 riguardano la fascia infantile (prima dei 15 anni di età).

I pazienti in vita che hanno avuto una precedente diagnosi di tumore nei precedenti 10 anni sono 25.037, il 3,2% della popolazione. Negli anni si è consolidato un aumento graduale dei pazienti oncologici che sopravvivono alla malattia e che, quindi, identificano in molti casi una necessità di qualche forma di accesso al sistema sanitario e/o controlli.
La prevalenza più elevata si riscontra per i tumori della mammella femminile (19%), della prostata (14%) e del colon-retto

“Questi dati non sono semplicemente numeri e statistiche ma hanno legami e ricadute impattanti sulla nostra vita quotidiana. Le patologie maggiormente diffuse possono essere efficacemente contrastate con i corretti stili di vita (si pensi al nesso fumo-tumore al polmone), con una sana alimentazione e aderendo alle campagne di screening del tumore al seno, alla cervice uterina e al colon retto. Questo report rappresenta un monito per tutti noi, ci invita a considerare la prevenzione e la qualità della vita come bussola del nostro agire, per prevenire le neoplasie e per poterle diagnosticare e curare in tempo utile”, - ha dichiarato il Direttore generale Avv. Stefano Rossi.

Redazione

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