Rebic aspetta Gabriele Gallo per un nuovo abbraccio e per omaggiare lo sport quello vero

di Carlo Piccolo 06 Settembre 2024

Un ricordo ricolmo di significato e un abbraccio mai dimenticato. Questo è quanto di più particolare e bello sia emerso quest'oggi, giorno della presentazione alla stampa del calciatore Ante Rebic, il fuoriclasse croato,

che tanto fa sognare il popolo giallorosso.
Infatti, durante la conferenza, da cui è emerso il forte desiderio del giocatore di impegnarsi per la causa salentina e di accendere l'entusiasmo fra i tifosi, il giornalista Roberto Schipa ha ricordato al giocatore croato un episodio, avvenuto al Via del Mare, il 22 giugno del 2020, in pieno periodo di covid, allorquando, Rebic, che allora vestiva la maglia rossonera, fece un grandissimo gol, partendo dalla propria metaccampo, seminando gli avversari e infilando Gabriel con un delizioso pallonetto.
Era il minuto 57 e il Milan vinceva 2-1, prima del fantastico gol del croato che, di fatto, stroncò il sogno del Lecce di riacciuffare il pari. Subito dopo la rete, l'attaccante, per esultare in uno stadio completamente vuoto, non trovò di meglio che battere i pugni sui cartelloni pubblicitari di bordo campo e abbracciare un raccattapalle leccese, il diciannovenne Gabriele Gallo, che ora gioca in Eccellenza.
Rebic ha svelato di aver chiesto qualche giorno fa al team manager, Claudio Vino, in merito a quel giovane, dato il suo desiderio di abbracciarlo ancora. All'epoca, ci furono polemiche, innescate dal fatto che si era diffusa la convinzione che Gabriele Gallo avesse esultato con Rebic per il gol del Milan, mentre, in realtà, il giovane salentino, tifosissimo del Lecce e dispiaciuto per la rete subita, subì piuttosto quell'esultanza di Ante Rebic, dimostrando sportività e cordialità verso un calciatore che, per sua stessa ammissione, non sapeva con chi condividere quel momento di gioia.
Quel gesto, però, a distanza di tempo, ci rimanda certamente all'essenza etica del gioco del calcio, che ha sempre più bisogno di riscoprire i valori veri dello sport, come la lealtà, la spontaneità e la sportività.
Questo gesto, per certi aspetti, è stato persino profetico, giacché nessuno si sarebbe potuto attendere un ritorno di Ante a Lecce con la casacca giallorossa.
L'augurio è che Ante continui a segnare al Via del Mare per abbracciare non solo Gabriele, ma tutti i tifosi giallorossi, appassionati come lui e, questa volta, in uno stadio straripante di gioia.
Allora, forza Ante, abbraccia la tua Lecce che tanto si attende da te.

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