Medico chiamato per un'urgenza in ospedale ma una vigilessa lo blocca per 15 minuti

È una delle notizie che nelle ultime ore ha suscitato più interesse, stupore e rabbia nei lettori e nei cittadini salentini.

Una storia che, sulle prime, ha dell'incredibile, e porta con sé una gran mole di commenti e pareri non troppo positivi. La storia vede come protagonista un Anestesista Rianimatore che presta servizio presso una clinica di Lecce, P.D.M., il quale, il giorno di Pasqua, sarebbe stato contattato d'urgenza in ospedale perché in arrivo da lì a poco, con i mezzi del 118, un uomo colpito da infarto.

Una corsa contro il tempo, quella del medico, interrotta da una pattuglia della Polizia Locale, impegnata giustamente nei controlli a tappeto per l'emergenza Coronavirus.

Comincia qui il racconto surreale dell'uomo, che ha rilasciato delle lunghe dichiarazioni sull'accaduto. La vigilessa impegnata nei controlli, infatti, avrebbe cominciato a rivolgere al medico una serie di domande, come ad esempio: “Ma anche a Pasqua fate urgenze?” oppure “Ma a cosa serve l'Anestesista Rianimatore per un infarto?”, facendo perdere allo stesso del tempo prezioso. Nonostante l'Anestesista avesse più volte ribadito di essere un medico e di essere diretto con urgenza in ospedale, quindi, la vigilessa avrebbe continuato la sua serie di domande, trattenendo i documenti del dottore, nonostante le sollecitazioni dell'altro agente di Polizia Locale che esortava la collega a lasciarlo andare. Lo stesso medico ha poi dichiarato di aver deciso di andare comunque via, anche senza il lasciapassare degli agenti, perché ligio al proprio dovere e preoccupato per lo stato di salute del paziente per il quale era stato chiamato d'urgenza. “Una situazione surreale- dice il medico- pensavo di essere sul set di 'Scherzi a Parte. Sono fortunatamente arrivato in tempo in ospedale, in tempo per salvare il paziente. Se fossi rimasto qualche altro minuto sul luogo dei controlli, non sarei riuscito a salvare una vita. Io sono d'accordo con i controlli eseguiti in questo periodo, è giusto così, ma avrebbero dovuto accertare dopo la mia posizione e i motivi del mio spostamento, non in quel momento d'emergenza. Capisco lo stress di questo periodo, ma perché le frustrazioni personali devono mettere i bastoni tra le ruote a chi fa il proprio dovere? Questo periodo e questa crisi dovrebbe far capire alla gente le priorità della vita!”- dice ancora il Rianimatore, al quale intanto sono giunte in queste ore, oltre a messaggi di vicinanza da parte di amici e cittadini salentini, anche le scuse del Comandante della Polizia Locale Donato Zacheo, che ha parlato di “un momento di incomprensione con la vigilessa che è comunque stata richiamata verbalmente ma che avrebbe comunque agito in buona fede. È un periodo di stress professionale non indifferente, ma ha capito il suo errore di valutazione. Intanto il medico ha poi ringraziato Zacheo, il Sindaco Salvemini e l'Assessore Sergio Signore, per la loro professionalità, l'umanità dimostrata e la possibilità datagli di potersi confrontare di persona sul particolare e allo stesso tempo spiacevole episodio.

Ilaria Bracciale

Redattrice

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(Henri Bergson)

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