È stata annunciata a sorpresa, nel pomeriggio di oggi, una conferenza stampa “straordinaria”, in diretta dalla sala stampa “Sergio Vantaggiato” dello stadio Via del Mare, indetta in mattinata dal Presidente Giallorosso Saverio Sticchi Damiani e dal DS Pantaleo Corvino ed alla quale ha anche partecipato il vicepresidente Corrado Liguori.
A tenere banco, la “questione Marco Mancosu”, in seguito alla pubblicazione di un enigmatico post sulla sua pagina Instagram (un’immagine con la scritta “Rispetto”) e che ha fatto scaldare i cuori dei tifosi giallorossi che hanno da sempre avuto con il capitano un rapporto straordinario.
Ad aprire la conferenza stampa, con una sala al limite della capienza,è stato proprio il capitano giallorosso, Marco Mancosu: “Ho parlato con il presidente e il direttore, con riferimento alla mia esternazione fatta ieri, ammetto il mio errore, è stata sbagliata nei modi e nei tempi. La società ha capito. Abbiamo parlato e sono contento. Spero di finire qui la mia carriera e sono strafelice di dire questa cosa. Con questa terra ho un rapporto viscerale. Da parte loro e da parte mia ci sarà la voglia di portare a termine il rapporto nel migliore dei modi. Nelle grandi storie d’amore ci sono anche malintesi, ma le persone che si rispettano trova lo quadra del cerchio”.
Sul post pubblicato sui social, che ritraeva la parola “Rispetto” rimarcata in grassetto, il capitano giallorosso afferma: “E’ sbagliato fare sui social quello che ho fatto io a 32 anni, è stato un errore di pancia, non ci ho pensato, e si è scatenato quello che si è scatenato”.
E, infine, conclude promettendo: “Sono strafelice di essere rimasto qua e sono carico più che mai di continuare la mia storia con il Lecce, su questo posso metterci la firma col sangue”.
Dopo l’intervento di Marco Mancosu è intervenuto il presidente del Lecce, Sticchi Damiani, che ha subito esordito: “Quando le cose montano per via di una esternazione che può essere fraintesa o sbagliata si rischia di andare dietro alle chiacchiere, quindi è meglio chiarire subito. Con il direttore abbiamo voluto incontrare il capitano, in questi quattro anni ci ha dato tantissimo. Ha sposato la causa di questa società. E’ un giocatore che non è mai mancato in serietà. Oggi abbiamo avuto un incontro chiarificatore, nel quale abbiamo dimostrato di avere voglia di ripartire tutti insieme. Non dobbiamo farci male da soli, specie in un campionato difficile come la B. Ora abbiamo Mancosu a pieno servizio, da capitano, con le sue qualità tecniche e personali. In queste ore sono state tirate fuori foto di incontri con assocalciatori, sono stupidaggini. Voltiamo pagina e ripartiamo con entusiasmo, in un campionato difficile”.
Sul messaggio di Mancosu sui social, invece, Sticchi Damiani dichiara: “È stato il modo sbagliato ma ci ha permesso comunque di confrontarci, trovarci allineati e voltare pagina sull’ultimo mese”.
Infine, la parola al DS giallorosso, Pantaleo Corvino: “Quando Mancosu è venuto a parlarmi in sede ho visto l’aspetto positivo della situazione. Ho pensato che queste sono occasioni per crescere, per migliorare. Conosco Marco e la sua famiglia, so che è un ragazzo leale e quando ha usato quella parola che l’ha portato a fare quell’errore tutto volevo pensare tranne che volesse offendere. Dagli errori si impara e si cresce e noi ora dobbiamo crescere. Ho visto una foto, ma riguardo a questa penso che Marco non farebbe mai qualcosa del genere. Qualcuno fa del rispetto una questione di vita. Marco è venuto da noi e parlando ha capito che ha sbagliato. Questa è l’unica cosa che conta“.
Altro capitolo affrontato in conferenza stampa è stato quello del calciatore Panagiotis Tachtsidis, su cui il Presidente Sticchi Damiani dichiara subito:
“Ci sono fatti rilevanti, ma non irreversibili: venerdì, quando sono andato in ritiro, prima della partita con l’Ascoli, Tachtsidis mi ha chiesto di poter parlare. La mattina di venerdì bisogna ricordare che avevamo ceduto Petriccione al Crotone, decidendo così di puntare su Panagiotis in quel ruolo. La sera, Tachtsidis mi ha detto che aveva avuto un’offerta importante da parte di un club dell’Arabia Saudita. Un contratto biennale particolarmente importante. Con noi Tachtsidis ha un contratto alle stesse cifre della serie A. Per lui avevamo fatto un sacrificio particolarmente importante. In maniera onesta mi ha parlato di questa opportunità di concludere la carriera con grande soddisfazione economica e ha chiesto di essere ceduto”.
“Il mercato dell’Arabia Saudita, - continua - chiude il 6 novembre, mentre il nostro sarebbe finito due giorni dopo la richiesta. Per far andare in porto la trattativa, abbiamo posto delle condizioni: la prima era quella di fare un’offerta al Lecce, il club non ci ha mai interpellato e ha interpellato solo il giocatore. Dal giocatore abbiamo saputo che non avremmo avuto alcuna offerta economica perché sono abituati a fare offerte ai giocatori e non ai club. La seconda era una eventuale sostituzione. Avevo detto al direttore di fare uno sforzo, per vedere di trovare una alternativa. Dopodiché c’è stata la partita, lunedì ho raggiunto il direttore a Milano. Alle 17 di lunedì ho detto a Tachtsidis che avevamo provato a sostituirlo, non riuscendo a farlo gli abbiamo comunicato che non potevamo cederlo. Il ragazzo ha preso male la notizia, la reazione di pancia sui social non serve, serve solo ad alimentare chiacchiere inutili. Si tratta di una delusione per la quale non voglio condannare Tachtsidis, ma con lui noi ci siamo comportati in maniera rigorosa e trasparente. Abbiamo dato attenzione alla richiesta senza piegarci a logiche che non hanno senso”.
E continua: “Qui la linea è dura e rigida. C’è risentimento per la reazione sbagliata del giocatore ma non c’è una chiusura definitiva per il futuro. Si può trovare la soluzione in famiglia senza fare esternazioni. Qui l’unico protagonista è il Lecce, che fra pochi giorni ha una partita importante. Spero che la cosa si possa ricomporre. Non abbiamo preso provvedimenti per Tachtsidis e se rispetterà le nostre regole non ce ne sarà bisogno. La situazione è normale, il ragazzo è molto deluso, se la situazione dovesse peggiorare prenderemo provvedimenti“.
Il DS Corvino, invece, dichiara: “A Tachtsidis gli ho chiesto la disponibilità a restare a Lecce. La sua riposta è stata immediata, ho avvertito il suo desiderio di restare qui. Mi sono sentito orgoglioso di poter dare all’allenatore un giocatore importante, dal momento che nello stesso ruolo c’era un calciatore che mi chiedeva di andare via. A lui ho chiesto di allungare il contratto, proponendogli un triennale spalmandogli l’ingaggio nel corso degli anni. Lui mi ha detto che ci pensava e mi faceva sapere. Poi siamo arrivati al venerdì prima della fine del mercato. Quando ho saputo che la società interessata a lui non offriva niente sono rimasto stupito. Mi sono prodigato per sostituirlo ma non ho trovato un altro titolare alla sua altezza. Ho fatto denunciare dalla mia segreteria alla FIFA il club che si è permesso di offrire al nostro calciatore un contratto senza passare dal Lecce”.
Sulle polemiche delle ultime ore, la società è chiara: “Abbiamo voluto stroncare tutte le voci, da domani vogliamo che si parli di calcio e del Lecce e non di queste cose. Io spero che Tachtsidis ci capisca e che torni ad essere il ragazzo gioioso che ho visto nei primi giorni, contribuendo così a formare un gruppo competitivo. Noi non siamo talebani, per usare un termine forte, senza voler offendere nessuno, ma anche noi abbiamo il diritto di essere capiti, perché anche noi abbiamo le nostre aspirazioni“.