(sempre bellissimo quando si vince e la classifica e i numeri ti sorridono).
Dividendo le squadre in due blocchi, nel primo le 6 big più la Juve, nel secondo le altre 12 più abbordabili, mi accorgo che il Lecce giocherà, nelle 9 restanti partite in casa, solo due volte contro una big ( Roma e Napoli) e ben 7 volte contro le altre (Sassu, Toro, Samp, Udinese, Spezia, Verona e Bologna). Viceversa nelle 8 trasferte rimaste ben 5 volte giocherà in casa di una big.
Questo significa, a mio parere, che (sempre sulla carta) il Lecce si giocherà in casa la salvezza, che sarebbe pressoché certa se riuscisse a vincere almeno 3 (meglio ancora 4) delle 9 partite in casa, considerando ovviamente qualche pareggio.
In questo momento l'unico punto debole - anche se spiegatissimo dall'area tecnica e oggettivamente condivisibile - mi sembra una certa ristrettezza della rosa a centrocampo (soprattutto) e attacco.
Sperando che Blin non sia grave e che Maleh torni presto, poiché occorrono in ogni partita almeno 4/5 centrocampisti (comprese sostituzioni) e ne abbiamo 6 in rosa, per me sarebbe giunto il momento di una intercambiabilità immediata tra prima squadra e Primavera, dove vi sono fior di centrocampisti (Berisha, Samec, Volturar, il neo irlandese col fisico possente). Pur considerando la giusta ed estrema importanza che si dà al torneo della Primavera (seconda in piena zona play off), per me un paio di questi ragazzi andrebbero gestiti con sagacia facendogli fare da subito la spola tra la Prima squadra (quando tra squalifiche e infortuni il reparto sarà ai verbi difettivi) ed il loro giusto habitat (per quest'anno, la Primavera).
Stessa cosa potrebbe succedere per gli esterni alti, dove ad esempio Salomaa e qualche altro potrebbero sopperire a malaugurate emergenze.
Lo stesso Burnete, in un grande momento e rinfrancato, potrebbe sopperire ad emergenze nel reparto prima punta. Vedremo che faranno, per ora godiamoci il momento.