Si è tenuta stamattina la seconda delle conferenze stampa indette dalla società giallorossa per presentare il nuovo Lecce: oggi è stata la volta di Baroni, nuovo allenatore arrivato dopo l’addio turbolento di Eugenio Corini,
al termine di una stagione che non si è conclusa nel migliore dei modi.
Ad aprire le danze come sempre il Presidente giallorosso, Saverio Sticchi Damiani, che esordisce: “Oggi inizia la nuova stagione, partiamo dalla figura principale quella del nuovo allenatore. Siamo presenti tutti, come giusto che sia, vogliamo dare un caloroso benvenuto al nostro mister. L’idea di aver portato oggi un allenatore che ha indossato la maglia giallorossa è motivo di grande gioia e soddisfazione. Quando abbiamo raggiunto l’intesa con il mister, ho chiesto di andare a ripescare quel mitico gol contro il Napoli, con lo stadio pieno, per lui è un bentornato nel Salento, perché il suo legame con questa terra non si è mai interrotto è questo per noi è non un valore romantico ma aggiunto. La nostra richiesta è quella di continuare il progetto che abbiamo iniziato, con i giovani ricchi di talento e con i senatori che devono ricordare a questo gruppo i nostri valore”.
“Mi piacerebbe vedere - continua il numero uno giallorosso, - una squadra tosta e organizzata e che possa dare la sensazione ai tifosi di aver dato tutto. Sono contento del suo arrivo e sono certo che insieme ci toglieremo delle soddisfazioni”.
Prima di passare la parola al DS Corvino, è doveroso per il Presidente spendere alcune parole sulla promozione della Primavera nella massima serie: “Siamo felici di aver raggiunto la Primavera 1, un campionato che abbiamo anche vinto in passato, ci miglioreremo con i migliori club della Serie A, voglio ringraziare i nostri ragazzi ma anche il direttore Corvino e Gennaro Delvecchio per il loro lavoro durante tutto l’anno”.
È il turno di Pantaleo Corvino, anche lui da il suo caloroso benvenuto a Mister Baroni: “Da Marco (Baroni, ndr) ci aspettiamo un valore aggiunto, noi siamo convinti che possa supportare le nostre linee guida. La scelta di un allenatore è quella più difficile, perché il suo lavoro è fondamentale e il lavoro della società si ripercuote per primo sul tecnico, che deve essere la persona che riceve i nostri solleciti. Io come responsabile ho dovuto effettuare una scelta e ho portato a termine questo sposalizio con la società. Tecnico e direttore dell’area tecnica sono come marito e moglie che devono andare perfettamente d’accordo per il bene della società. Questa scelta non è stata condizionata dai tempi e dai modi abbiamo avuto l’opportunità di scegliere, siamo arrivati a questa decisione in modo ponderato. Ci aspettiamo che Marco Baroni possa trasformare le nostre idee in realtà sul terreno di gioco. Marco Baroni è stata una scelta che ha tenuto conto di tutti questi aspetti, in lui ho trovato una persona capace di capire, per ora ci siamo fidanzati, vedremo se potremo andare oltre”.
È finalmente il turno di Marco Baroni, il nuovo allenatore del Lecce, arrivato in città dopo il crudo addio di Corini: “Prima di tutto voglio salutare tutta la città e tifosi e poi voglio ringraziare la società”.
“In questa scelta - dice Baroni - hanno influito tante cose, incluso anche il mio passato qui a Lecce. In questo progetto vedo un’opportunità importante. Ho la fortuna di lavorare vicino ad un direttore di altissimo livello, una società ambiziosa, un gruppo di persone che ha avuto l’impegno verso la città e la crescita di questa squadra. Io che conosco e che ho vissuto un parentesi importante e fondamentale nella carriera dal calciatore, ho ripensato alle emozioni che ho provato in questo stadio. Tutto questo mi ha portato a non pensarci un attimo a buttarmi in questa avventura. Non voglio fare proclami, preferisco il campo, non vedo l’ora di partire e di lavorare con i ragazzi. Ho sentito delle grandi affinità”.
Il neo allenatore giallorosso, poi, si sbilancia rispetto al prossimo modulo che metterà in campo: “Giocheremo sicuramente con una punta, lavoreremo sulla ricerca degli esterni, sia alti che bassi, che sui tre centrocampisti. Ora non mi piace parlare nei programmi. Non contano i numeri ma conta la lettura delle situazioni di gioco e sul principio, si potrà modificare nella situazione. Mi interessa che ci siano giocatori, possibilmente specifici nei ruoli, ma anche chi non lo dovesse essere dovrà essere bravo ad adattarsi alla mia idea di calcio”.
Sui giovanissimi giallorossi, dice: “C’è un buon lavoro, è ho visto dei ragazzi interessanti. In questo momento non mi sento di fare dei nomi sui ragazzi, sicuramente ci sono dei profili che hanno già lavorato con la prima squadra. Il calcio non ha età quindi ci potranno essere delle opportunità che devono essere prese al volo. Qui c’è gente ambiziosa, che vuole lavorare e mettersi in discussione ogni giorno, vogliamo migliorarci ogni giorno. La Serie B, che conosco bene, ogni anno ha sempre degli exploit e grande cadute. Non voglio fare proclami, voglio solo promettere impegno e lavoro, ad una piazza che è in grado di sostenerti”.
Sul calciomercato, il nuovo tecnico non si sbilancia tanto: “Io sono venuto qui a lavorare con un direttore con un personaggio di primissimo livello, ogni giorno ci confrontiamo e presto arriveremo a trovare dei profili che sono adatti al nostro concetto di calcio, oggi è prematuro parlare di nomi. Con Corvino abbiamo le stesse idee e questo è importante per fare un buon lavoro qui”.
Partirà dal prossimo 8 luglio, invece, il ritiro della squadra e fino al 15 luglio verranno effettuati allenamenti presso l’Acaya Golf Resort & SPA e visite mediche presso il Centro BioLab di Cutrofiano. Giovedì 15 luglio la squadra partirà per Folgaria, dove si tratterrà fino al 30 luglio, alloggiando all’Alpen Hotel Eghel. La comitiva giallorossa avrà a disposizione due campi d’allenamento, il Campo Comunale di Folgaria e quello di Lavarone.